Immagino che, durante il segmento iniziale di Raw, tra i fan più giovani deve esserci stato un po’ di stupore vedendo la reazione di Detroit all’ingresso a sorpresa di Shane Mc Mahon. In un colpo solo è stata annunciata la presenza di Undertaker in un match lottato e il ritorno di uno dei McMahon più amati. Ci aspettavamo qualcosa di importante in vista di Wrestlemania, ma nella puntata post Fastlane hanno stupito tutti. Alzi la mano chi ipotizzava questo scenario, neanche i più fantasiosi fanta booker del web si erano avvicinati a questo annuncio.
Da una parte con Roman Reigns vs HHH, è stata scelta la strada più prevedibile possibile, portando a compimento il percorso iniziato da mesi, dall’altra, la scelta è ricaduta sul percorrere un “rischio calcolato”.
Dopo avere per un attimo preso coscienza di cosa vuol dire proporre Shane McMahon vs The Undertaker a Wrestlemania nel 2016 in un Hell in a Cell match, viene naturale farsi delle domande e cercare qualche risposta. La streak di Undertaker non è a rischio, ma la stipulazione che prevede il controllo dello show del lunedì, aggiunge ulteriore interesse alla questione.
Ciò che è stato annunciato crea molto interesse anche per la regola non scritta che se una faida prevede la presenza di uno o più Mc Mahon, quasi mai, le cose vengono preparate con approssimazione. Ammetto di essere stato molto felice nel rivedere Shane e ancora di più vedere l’accoglienza del pubblico live. Un’accoglienza che ha sinceramente emozionato nella diretta il figlio del Chairman e che la stessa WWE, intesa nella persona di Vince, mi piace pensare non si aspettasse così fragorosa.
Cosa aspettarci, dunque? Per il build-up, come dicevo, possiamo dormire sogni tranquilli, ogni settimana sarà motivo di interesse, anche solo per capire come si comporterà Undertaker, che viene “schierato” come protettore dell’Authority, considerato che lo stesso, a Wrestlemania, è il termine fisso nella definizione di face. Shane durante il promo, al microfono, ha mostrato un lato più maturo, meno “pazzo” rispetto al passato, qualcosa da aggiustare, tirare via un po’ di ruggine, ma siamo a un livello già accettabile; senza dubbio superiore alla media del roster attuale.
Apro anche la questione lottato. Shane a inizio anni duemila era over per il suo stile di lotta molto aggressivo, che andava a riprendere lo stile hardcore post-era Attitude, che cavalcava l’onda della ECW. Chi segue il wrestling da anni ricorderà con piacere il match contro Kurt Angle del 2001, non un match da copertina, ma un vero e proprio incontro degno di essere ricordato tra i migliori di quegli anni a livello internazionale. Adesso la capacità di lottare è per noi un punto di domanda enorme e impossibile risolvere. Vuoi l’età, vuoi l’avversario, vuoi che sono passati quindici anni, sarà impossibile rivedere quello stile riproposto a Wrestlemania, se lo scorso anno abbiamo avuto Sting vs HHH overbookato e condito dal fattore starpower ai massimi per gli appassionati dei tempi andati, aspettiamoci uno spettacolo similare, ma con un’aspettativa maggiore.
Detto questo, riportare on screen un personaggio che non compariva e non veniva citato negli show da molti anni, è sì motivo di interesse e preoccupazione allo stesso tempo, ma opinione personale, anche la sensazione che le sorprese e i match di alto livello, quest’anno non finiranno qua.
Calculated Risk
Articolo precedente WWE: Indiscrezioni sul ritorno di Shane McMahon
Post correlati