Fortunatamente, in questo periodo c’è di che parlare rigardo la nostra disciplina preferita. NXT ci ha regalato un ottimo TakeOver, Sting ha rubato la scena a Dynamite, oscurando la vittoria del titolo AEW di Kenny Omega, che però se l’è ripresa, insieme a Don Callis, dando inizio ad una partnership tra All Elite Wrestling e Impact Wrestling. Una notizia che ha fatto vibrare tutto il mondo dello Sport Enterteinment, e che farà parlare ancora di più dopo la puntata di Impact tenutasi nella nottata. Vibrazioni a parte, cosa ce ne viene a noi, imperterriti spettatori dello show del martedì?
Oggettivamente parlando, chi ne ha più da guadagnare da questa partnership, tolto un futuro coinvolgimento della NJPW, è proprio Impact. Le difficoltà della federazione di Anthem rimangono, e difficilmente Kenny Omega, grande star internazionale e campione AEW, riuscirà ad “entrare tutto” nella piccola tana di Impact. Parliamoci chiaro, difficilmente si potrà parlare di dream match, dato che a parità di titolo detenuto, Omega vs Swann non è un match ghiottissimo, se effettivamente percorreranno la strada dei match misti, ed in più ogni compagnia giustamente vorrà evitare di abbassare lo status dei propri atleti. Ma questa collaborazione è una manna dal cielo per Impact, dato che sola soletta si tiene il martedì sera, e la solitudine non aiuta, in termini di qualità. Vedere lottatori nuovi, esotici, abituati a ben altri riflettori, darà sicuramente prestigio alla federazione, che dovrà sfruttare il momento, e dare lustro alla propria casa. Sarà l’occasione per rendere credibili i propri lottatori contro i più blasonati colleghi, ed avere un Omega come protetto di Don Callis, dirigente di Impact, e quindi portabandiera della federazione, potrebbe davvero essere ciò di cui avevamo bisogno. Anche se temporaneamente, un campione vero, credibile, decisamente di un’altra categoria, potrebbe essere il giusto modo di agire, dando la possibilità ad Impact di crescere, e di ritornare un po’ più grande. D’altronde le due federazioni hanno una storia da avversarie della WWE in comune, e per quanto le dimensioni della AEW siano più grandi della fu TNA, di assonanze ce ne sono. Sicuramente sarà qualcosa che porterà il wrestling ad un livello più alto, alzando l’asticella della competizione tra Stamford e il mondo, regalandoci qualità ed intrattenimento, che è ciò di cui ci lamentiamo noi di Impact. Ci provarono con la Global Force Wrestling, ma ovviamente i nomi erano altri, ma una bella “invasione” è sicuramente uno scenario affascinante, che ci porta indietro nel tempo, che ci fa sognare dei crossover accattivanti ed appassionanti. Ora bisogna costruire quel contesto, bisogna rendere Impact adatta a personalità come Kenny Omega o gli Young Bucks, che speriamo portino i corrispettivi di Impact a diventare quel tag team fantastico che al momento sono solo a parole (le loro). Impact ha una grande opportunità, cioè fruire della brillante vetrina di Dynamite e della AEW tutta per crescere, e regalarci un futuro migliore, perché, parlando fuori dai denti, un prodotto che ci propone tra le storyline principali lo sparo a John E. Bravo, non è esattamente allettante. E se è vero che la partnership era nell’aria da tempo, mi aspetto storyline solide, push mirati e titoli alle vite giuste. Ah, e non dimentichiamoci che un certo Sting, Hall of Famer TNA, ha fatto il suo debutto a Dynamite. Che sia di buon auspicio per dei ritorni di lusso anche per Impact? Magari un Kurt Angle, che ne so. Fatto sta, che adesso è il momento di sognare, è il momento di desiderare un salto di qualità per Impact, è il momento di cogliere l’attimo, per ridare credibilità ad una federazione che, nonostante tutto, è ancora viva.