Sono ormai mesi che assistiamo a show a porte chiuse, con la sola presenza di una numero limitato di wreslter e addetti ai lavori, il lockdown ha picchiato duro sulla testa di tutte le attività, tra cui sportive e nel nostro caso, wrestling. Essendo una prima e inaspettata volta per tutti le federazioni che hanno deciso di continuare a trasmettere show e ppv hanno dovuto pensare e ragionare bene ogni mossa da mostrare in modo da mantenere l’interesse alto tra i fan nonostante la mancanza di una parte fondamentale, ovvero quella rappresentata dagli spettatori presenti sugli spalti.
Se da una parte la AEW ha cercato di correre ai ripari mettendo nelle prime file alcuni dei lottatori e riservandogli inquadrature e una specie di script su quello da fare durante la puntata, la WWE inizialmente ha deciso di andare avanti senza nemmeno questo, salvo poi ripensarci e ”costringere” gli atleti di NXT a stare in piedi per ore durante le sessioni di tapings degli show, mettendo così da parte l’orgoglio (cit. D.C). Per quanto riguarda Impact invece, unica federazione oltre alle due major a continuare a mandare in onda gli show, il ”pubblico” non è stato inserito, nonostante anche ìi gli atleti per farlo non manchino.
D’altra parte però, almeno personalmente, da quando io seguo Impact (non parlo di TNA), questo potrei considerarlo uno dei loro migliori periodi per costruzione e logica delle storyline. Se prima non mi risparmiavo affatto dal criticare quasi tutte le scelte di booking per ogni singolo atleta, ultimamente gli show sembrano ”solidi”, costanti e coerenti durante l’arco delle settimane. Altra cosa che mi ha sempre fatto particolarmente infastidire è stato il montaggio delle puntate, con match messi in ordine quasi causale riservando aperture o main event a lottatori o incontri non degni, e ultimamene anche questo aspetto ha visto molti miglioramenti.
Ultimamente però, dall’inizio del lockdown, la federazione sembra si sia resa conto dei problemi avuti fino ad ora, visto anche che l’acquisto e il passaggio si AXS non ha portato i risultati sperati in termini di ratings. Di questo passo però qualcosa si sta smuovendo, nonostante le major stiano soffrendo di cali di views, Impact sta migliorando anche lì. Ovviamente non parliamo di numeri da WWE e nemmeno da AEW, considerando che Showbuz Daily non menziona i programmi che fanno meno di 150 mila spettatori, spulciando su vari siti si trovano i dati, l’implemento, seppur piccolo, c’è.
Le migliorie che ho personalmente ho notato riguardano quasi tutto lo show, dalla logica delle storyline, alla gestione sia dei nuovi arrivati che a quella della cinture sofferenti della mancanza di quella massima detenuta da Tessa Blanchard che ancora adesso è chiusa nei confini messicani. Probabilmente tornerà a Slammiversary per passare il testimone ad uno degli avversari annunciati contro di lei, nonostante per la seconda una title shot conquistata da un lottatore non verrà sfruttata come normalmente ci si aspetta.
Altro punto importante è stato il ridimensionamento dei ”vecchietti” che hanno avutoe stanno avendo, finalmente, meno spazio nelle scene principali e sono stati relegati a faide con lowcarder nella speranza che possano aiutare, grazie al loro nome, ragazzi che soffrono di mancanza di star power o che arrivano da storyline assurde e senza senso. Per fortuna si è scelto di sfruttare un ottimo lottatore come Moose in maniera differente e non più come badante, e si la sua proclamazione a TNA Champions convince sempre di più e sono sicuro che la cosa verrà portata avanti.
Sono tornati anche i campioni di coppia The North a far risalire l’interesse verso questa divisione, visto che attualmente è la più debole. Per fortuna abbiamo anche visto il ritorno della campionessa femminile e della cintura e visti i nuovi arrivi nella divisone è importante che lei raggiunga la consacrazione che merita aiutandosi e aiutando le altre a crescere. Rimango sempre dell’idea che Tessa debba fare ritorno nelle quote rosa il prima possibile visto che il suo regno da campione massimo non è stato niente di quello che ci aspettavamo (per colpa di tutti eh non solo sua).
In conclusione questi mesi hanno messo Impact davanti ad una scelta, migliorare il prodotto e puntare ad un pubblico maggiore e non più solo legato alla gloria e ai nefasti della TNA del passato, oppure continuare con scelte illogiche anche se divertenti per poter essere sulla bocca dei giornalisti del settore visto che non sa far parlare di se? Per fortuna, almeno secondo me, sembra che si stia virando sulla prima e mi chiedo se davvero c’era bisogno di tutto questo per poter finalmente ragionare e scrivere show in maniera differente. Intanto, senza pensarci troppo, godiamoci gli show.