Ebbene sì, amici, così cantava Venditti qualche anno fa in una delle sue canzoni più amate. E aveva ragione, cavolo se ce l’aveva.. E se ci pensate anche al wrestling è applicabile questa teoria. Basti pensare a quante storyline, quuanti match abbiamo visto riproposti in tutte le salse. I ritorni infiniti dello Shield, Owens vs Zayn sono solo alcuni esempi di quanto appena detto

Anche ad UK ultimamente vige questa regola, di incontri “repliche” ne abbiamo visti sempre, dal giorno 1 dello show, probabilmente. E la tendenza sta continuando, WALTER vs Ilja vi dice qualcosa per caso? E se di loro ho già ampiamente parlato nel mio editoriale precedente (Attrazione fatale | Zona Wrestling) ma non finisce di certo qua, ne riparleremo sicuramente ancora tanto: tra due settimane c’è il probabile match of the year 2021, ricordate?

In questo editoriale, invece, vorrei concentrarmi su qualcosa accaduto nell’ultima puntata e che si ricollega al pippone fatto sopra: i Subculture (Andrews e Webster) hanno un’opportunità al titolo, due ex campioni di coppia che ci riprovano, con altri rivali, con altri due detentori della cintura. Ci si aspetta un grande match, non di certo tra i migliori, ma è giusto dare una chance a questi quattro atleti e ben venga che due che hanno già detenuto le cinture ci riprovino ancora, e non solo perchè la categoria tag è forse quella che più ha bisogno di una scossa nello show, ma anche per le loro capacità e per il match che ne uscirà fuori

D’altronde UK ci ha ben abituati, la maggior parte dei suoi match, soprattutto quelli titolati, ci regalano sempre belle emozioni e non importa se in qualche modo non sempre una novità, l’importante è godersi lo spettacolo. E badate bene, non è così scontato, ma il roster britannico riesce sempre a sorprendere, riesce sempre a dimostrarsi tra gli show migliori della WWE attualmente a qualità di match soprattuttp

E voi rimanete sintonizzati, ci aspetta dell’ottimo wrestling!

Desil

Studentessa universitaria con la passione per la scrittura e le serie TV, qui vi faccio compagnia con i miei report e gli editoriali. Attualmente trovo molti atleti interessanti ma rimango fedele sin dal 2014 al mio 'credo' per il King Slayer Seth Rollins e il fu Dean Ambrose, motivo quest'ultimo per il quale ho aperto i miei orizzonti verso i lidi giapponesi e l'AEW