Cesaro è con la WWE da ormai 11 anni e sebbene il suo palmares abbia all’attivo svariati titoli di coppia e un titolo degli Stati Uniti, resta uno dei lottatori più talentosi a non aver mai vinto la cintura massima della compagnia (andandoci però vicino proprio quest’anno con la sua serie di incontri contro Roman Reigns).
Sempre pronto a migliorare
Durante un’intervista per Chris Denker di Into The Danger Zone, Cesaro ha affermato di avere ancora un occhio molto giudizioso per quanto riguarda il suo lavoro dentro e fuori dal ring: “Sono estremamente critico, al punto che non posso guardare indietro le mie cose per un mese o due. Ovviamente, quando sono curioso le guardo subito subito, ma se voglio solo vederle con una mente moderata e obiettiva, devo aspettare due o tre mesi. Analizzo sempre le mie cose e penso sempre a modi per migliorarle“.
Nessun problema
Cesaro ha poi affermato di sentirsi sotto pressione nonostante i costanti cambiamenti dell’ultimo secondo a cui gli show e le storylines WWE vanno incontro, al punto di essere arrivato a trovarli divertenti: “È divertente, una forza trainante. Ne parlo spesso con Xavier Xoods, più c’è caos e più diventa eccitante. Il tempo viene tagliato? questo e quest’altro vengono cambiati? Questo a volte rende il tutto più divertente, ma questo è anche quello che mi porta ad essere più critico e mi porta ad analizzare tutto per diventare un performer migliore perché alla fine non si tratta d’altro che di fare il meglio possibile con il poco che ti viene dato. Ci sono molte cose che di cui i fan non sono al corrente e questa non è una scusa, è un dato di fatto. […] Ora penso che per le persone devi essere una specie di mago in grado di far apparire le tue performances come qualcosa di speciale. Spero che la gente pensi questo di quello che faccio perché mi piace molto l’idea che i fan si perdano all’interno delle mie performances, siano sul ring o al microfono.”.