Dopo un’ingente quantità di tempo passata, almeno secondo il giudizio di molti, nel dimenticatoio della WWE, sembrerebbe che Cesaro sia tornato nei favori delle alte sfere della federazione e stia ricevendo una sorta di push. Lo abbiamo riscontrato, in particolare, con la sua presenza nell’Elimination Chamber Match per il roster di SmackDown e le sue recenti vittorie nei match settimanali. Durante il programma WWE After The Bell con Corey Graves, l’atleta di origini svizzere ha avuto la possibilità di esprimere le sue sensazioni a riguardo, in particolare a paragone con l’anno passato.

Un wrestling senza emozioni

Ecco le confessioni di Cesaro sulle sensazioni e stati d’animo provati durante il 2020, un anno in cui l’atleta ha addirittura pensato di allontanarsi momentaneamente dal wrestling: “Prendermi una pausa? Mentirei se dicessi di non averci pensato. Non sono mai arrivato al punto di pensare: ‘Non ne posso più!’, ma è stata una domanda che mi sono fatto, in particolare l’anno scorso. E’ un sentimento che, secondo me, ha accomunato tutti durante questo anno difficile, dato che tutto il mondo ha cominciato a funzionare diversamente e ci è capitato di svegliarci e pensare: ‘Che cosa sto facendo?’. Quello che ho sempre amato del wrestling è il contatto e le interazioni col pubblico, la parte dell’intrattenimento; è ciò con cui sono cresciuto, il modo di farli immedesimare nei tuoi match, nella tua storia e nelle tue emozioni”.

Ed è così che, per l’appunto, tutto è andato perso: “Perdere tutto quello, per me, è stato uno shock, da pensare: ‘Questo è qualcosa di completamente diverso, cosa sto facendo? Posso ancora farlo in una maniera ed al livello da me desiderati?’. Questo è stato il procedimento mentale, perché ho sempre amato il mio lavoro. Ogni volta che entro in un ring, anche in caso di una brutta giornata, una volta che ho avuto il match il mio cervello e il mio animo si accendono. Non c’è mai stato un momento, sul ring, in cui ho pensato che il wrestling non mi piacesse”.