La campionessa di Smackdown Charlotte Flair è stata recentemente intervista da Times of India. Ecco gli estratti più importanti dell’intervista:
Sull’importanza di Sara Amato in qualità di Assistant head trainer di NXT: ” Amato ha avuto un grande impatto. Lei è stata la prima donna portata al Performance Center per lavorare con le lottatrici. La sua conoscenza e la sua esperienza sono immense, ha lottato in tutto il mondo. Sapere quello che avremmo dovuto passare in quanto donne in un ambiente prevalentemente maschile ci ha aiutato molto. Io penso che lei sia stato uno degli elementi chiave che hanno portato al cambiamento della divisione femminile. Qualche anno fa, quando la FCW è diventata NXT e quando poi c’è stato il primo Takeover, lei ha giocato un ruolo importante. Io penso che il solo fatto che ci fosse una presenza femminile alle riunioni, e che fosse qualcuno così qualificato come lei, insieme al nostro sforzo collettivo e al fatto di avere lei nel nostro team, abbia fatto la differenza.”
Sulla vincitrice della Royal Rumble: ” Ci sono molte possibili vincitrici. È davvero una domanda difficile. Per quanto riguarda Raw direi Bayley, è una lottatrice. Chiunque abbia seguito la sua carriera sa che non si arrende mai ed è un’adorabile underdog. Di Smackdown devo dire la mia migliore amica Becky Linch, ma non voglio affrontarla a Wrestlemania. Lei ha dimostrato che ogni volta che finisce al tappeto, si rialza immediatamente. Ci sono molte donne che potrebbero vincere. Sasha potrebbe vincere, Asuka potrebbe vincere al 100%.”
Il miglior momento della sua carriera in WWE: ” Fino a qualche settimana fa avrei detto il match di Wrestlemania 32 con Sasha Banks e Becky Linch, quando ho vinto il primo Women’s Championship dopo che la divisione aveva appena cambiato nome. Ma un paio di settimane fa ho vinto lo Smackdown Women’s Championship nella mia città natale di Charlotte, North Carolina. Io e la mia famiglia venivamo da un paio di mesi molti difficili e vincere la cintura contro Natalya e vedere mio padre presentarsi sullo stage è stato davvero emozionante.”