C’erano una volta gli anni 90 e l’Attitude Era, tempi in cui la categoria tag team della WWE presto sarebbe stata dominata dai TLC match e da tre team destinati a fare la storia, ma erano anche tempi in cui sembrava esserci una costante: se due lottatori intraprendevano una rivalità particolarmente forte e duratura, prima o poi si sarebbero ritrovati a detenere i titoli di coppia, vuoi per puro caso, vuoi anche solo per una settimana, ma sarebbe successo
Ai giorni nostri, esempi di tag team nati tra acerrimi rivali sono molto rari, capita più spesso che due lottatori sperimentino la via del team per poi far effettuare ad uno dei due un turn heel sul compagno, ma anche questi esempi non sono proprio all’ordine del giorno. Ai giorni nostri, i tag team li vediamo comparire già fatti e finiti e impariamo a conoscere i due compagni di squadra quasi come un solo individuo, vedasi gli Usos, i TM-61, gli Authors Of Pain (i due gemelli con genitori diversi). Forse è proprio per il proliferare di tutte queste coppie affiatate che io, quando vedo due wrestler singoli venir messi in team, vado in brodo di giuggiole; sarà che ho l’occasione di vedere un lottatore in una veste nuova, sarà che non vede i titoli tag come un qualcosa da riservare ai soli team consolidati ma anche ai “nati per caso”, sarà la bora. Per questo mi stanno già piacendo Cesaro e Sheamus, per questo mi piacciono tanto i Jeri-KO
Ecco, parliamo di Chris Jericho. In WWE i lottatori turnano face, turnano heel, alle volte cambiano radicalmente gimmick, ma è cosa rara vedere un wrestler in grado di rinnovarsi costantemente nel tempo rimanendo, fondamentalmente, sempre lo stesso, l’esempio più lampante che mi viene in mente, senza andare troppo in là nel tempo, è quello di Seth Rollins
E poi c’è Jericho. Lo ammetto, sono una ggggiovane con una grande mancanza, il non aver conosciuto il Chris Jericho degli inizi, l’uomo del nuovo millennio, il primo Undisputed Champion, il nove volte campione Intercontinentale, il sei volte campione del mondo, no, io Jericho l’ho conosciuto tardi, quando era in vena di ritorni a sorpresa durante le Royal Rumble e quando era etichettato come “jobber di lusso”. Eppure anche io, nella mia ignoranza, ho percepito subito quanto uno come Y2J possa essere magico.
Chris Jericho aveva fatto il jobber di lusso da heel, aveva fatto il jobber di lusso da face, aveva abbandonato ed era ritornato, poi qualcuno ha avuto l’idea di accoppiarlo con Kevin Owens, son tutti e due canadesi, qualcosa di buono verrà fuori
Ed in effetti è venuto fuori un tag team tanto semplice quanto efficace: da una parte colui che dovrebbe essere il mentore, il più anziano, ma che spesso si rivela sprovveduto, sul labile confine tra partner e galoppino, pronto ad aiutare l’amico in ogni momento non accorgendosi che l’altro non ricambia affatto i suoi sentimenti, dall’altra parte il giovane che ha finalmente raggiunto il successo, a cui un partner fa comodo, ma che mette prima se stesso sempre e comunque
Va detto che non si sa come si sarebbero evoluti i Jeri-KO se Kevin Owens non avesse vinto il titolo così pronto, ma va detto anche che i rumors volevano Kevin Owens come primo sfidante di Fìnn Bàlor, quindi forse la sostanza non sarebbe cambiata di molto.
I Jeri-KO sono la prova di come Chris Jericho sia ancora e sempre una garanzia; l’unico difetto che potremmo trovargli è quello di non essere più in grado di reggere match che tirino per le lunghe, ma direi che, vista l’età e gli anni di attività, non sarebbe neanche onesto pretendere ancora prestazioni del genere, io da Chris Jericho voglio intrattenimento e intrattenimento ho avuto, i Jeri-KO hanno regalato momenti esilaranti, performance convincenti, match tutto sommato di qualità, stiamo pur sempre parlando di Owens e Y2J, non esattamente gli ultimi arrivati; questo tag team ha dato modo a Jericho di innovarsi senza snaturarsi, di uscire dal solito schema del faccio il face per un po’ (e perdo), poi qualcuno sembra essere più figo di me perciò turno su di lui (e perdo, a meno che non si tratti di Sami Zayn, con lui posso vincere), poi sparisco per un po’, faccio musica e torno quando mi va. Insomma, un copione visto abbastanza volte perché qualcuno cominciasse a stufarsi, dicesse che Y2J era mal sfruttato, non era credibile, avrebbe fatto meglio a ritirarsi. Certo, il team non è perfetto, forse qualcuno avrebbe preferito vederli come seri sfidanti ai titoli, forse qualcuno avrebbe voluto vedere un Jericho meno succube di Owens, ma nel complesso direi che l’esperienza è servita enormemente a entrambi, forse a Jericho più di quanto sia servita ad Owens, non di tanto eh.
Prevedo, temo, che Jericho potrebbe anche indossare i panni dello sfidante di Owens presto o tardi, le avvisaglie ci sono state, dico temo perché, da qui in poi, si andrebbe ad un copione già visto molte volte: Jericho turna, sfida Owens, perde e poi, chissà si prende un’altra pausa, per poi tornare come e quando gli va.
Però, dopo queste ultime settimane, se Jericho se ne andasse, lascerebbe in me la consapevolezza che, al suo prossimo ritorno, saprebbe ancora sorprendermi, sarebbe in grado di stupirmi con un lato di lui che ancora non conosco, mi darebbe la certezza che, nel mondo del wrestling, un sempreverde come lui serve in ogni luogo e in ogni epoca.