Il rumor più grosso che sta circolando in AEW nelle ultime settimane è certamente il ritorno di alcune delle più grandi star della WWE: CM Punk e Daniel Bryan. Tutti gli indizi sembrano indicare che Punk sarà il primo dei due a diventare All Elite, viste tutte le strizzatine d’occhio date agli spettatori durante le ultime puntate di Dynamite, e le imminenti date della compagnia nella città di Punk, Chicago. Tony Khan, Kenny Omega e Cody Rhodes hanno tutti quanti parlato della cosa senza negare né confermare nulla, e lo stesso ha fatto Chris Jericho durante l’ultimo episodio di Inside the Ropes.

“Punk è in cima alla lista”

A Jericho è stato chiesto se CM Punk potrebbe essere un nome in grado di lasciare il segno: “Beh, voglio dire, la risposta breve è ‘Ovviamente’. È uno di quei lottatori che vengono mitizzati perché non lottano da molto tempo. Mettiamolo da parte per un secondo. Sting è con noi. Edge è tornato in WWE. Christian è anche lui da noi. Se peschiamo fra i lottatori ritirati, Punk è in cima alla lista. A meno che non ci mettiamo anche Steve Austin, ma sappiamo che lui non tornerà”.

Che cosa succederà?

Jericho ha continuato: “Quindi, farebbe ancora più clamore di quello che abbiamo ora. E penso che basti vedere il fatto che dodicimila biglietti sono già stati venduti per l’evento allo United Center senza che un solo nome sia stato annunciato. Mostra quanta voglia c’è di vedere cosa succederà con tutte queste cose. Quindi sì… Vedremo cosa succederà”.

Punk e l’interesse per la AEW

Se al momento né i membri della AEW né CM Punk hanno confermato le voci di corridoio, nessuno ha ancora smentito chiaramente l’idea che il wrestler di Chicago possa arrivare nella promotion. Proprio Punk ha detto, intervistato alcuni mesi fa da Renee Paquette per il podcast Oral Sessions, che la AEW gli interessa molto più di un’ultima run in WWE.

“Se ci fosse stata una AEW, non mi avrebbero trattato così”

“Penso che l’ambiente sia molto diverso ora rispetto a quando me ne sono andato” – ha detto Punk. “E potrei chiedermi ‘Se la AEW fosse stata un’opzione al tempo, ci saresti andato subito dopo aver lasciato la WWE?’, ma se facciamo questo discorso, se ci fosse stata una AEW all’epoca, di sicuro la WWE non mi avrebbe sospeso per due mesi senza poi ricontattarmi, e licenziandomi il giorno del mio matrimonio. Avrebbero detto ‘Ehi, la tua sospensione è finita, pronto a tornare al lavoro? Parliamone’. O l’avrebbero trattata come una qualsiasi altra organizzazione sportiva avrebbe trattato un loro giocatore importante – non l’avrebbero lasciato andare via a giocare per un’altra squadra”.

Più nomi interessanti con cui lottare

“Cosa ci vorrebbe [per farmi tornare]? Oddio… Senza voler insultare nessuna delle due parti, ci vorrebbe uno scenario interessante. Una storia che sia divertente da raccontare. Farò l’avvocato del diavolo: o quello oppure una quantità di soldi ridicola, ma si potrebbero risparmiare un sacco di soldi trovando una storyline interessante. Non so come potrebbe essere, sono un tipo abbastanza selettivo, specialmente al giorno d’oggi. Penso che nel lato della AEW ci siano più persone interessanti con cui lottare, ed è perché non ci ho mai lottato prima. Penso agli Young Bucks, a Kenny Omega”.