Uno dei punti forti sui quali la All Elite Wrestling ha dimostrato di voler puntare nei suoi primi mesi di vita è sicuramente la capacità di intrattenere ogni volta che qualcuno sale sul ring con un microfono. A spiccare su tutti è il campione mondiale Chris Jericho, che è riuscito a lanciare dei veri e propri tormentoni che lo rendono una delle superstar più riconoscibili al mondo, anche a decenni di distanza dal suo debutto nel pro wrestling.
Recentemente Chris Jericho è stato ospite al podcast “Keeping It 100” condotto da Konnan, e ha parlato delle differenze creative fra la AEW e la WWE: “Onestamente, penso che la differenza più grande sia la libertà creativa. E non lo sto dicendo per seppellire il sistema della WWE. È così, ci sono molti scrittori e ci sono molti livelli che devi superare per fare qualcosa. E potresti avere la migliore idea al mondo, ma una volta superato il processo di approvazione, il 100% potrebbe scendere al 75% o al 65%. Alla AEW non è così. Una buona idea è una buona idea. La maggior parte delle cose che mi vedi fare provengono dal mio cervello o da una collaborazione con Tony Khan o Cody Rhodes o Nick Jackson o chiunque altro. Stiamo lavorando per questo e ci sono state pochissime volte in cui siamo stati in disaccordo. Ovviamente, Tony è il capo e vale ciò che dice lui, ma sa che se hai un’idea che ti appassiona veramente, la maggior parte delle volte la approva. Quindi c’è molta più libertà per gli artisti di essere artisti. Dopo 30 anni, penso di sapere cosa fare e mi è stato permesso di farlo.”
Jericho ha parlato anche di quando ha cominciato a sentire meno libertà in WWE: “Probabilmente meno di sei mesi dal mio esordio cominciarono ad assumere scrittori. Sai era una cosa positiva, si collaborava per creare cose interessanti. Ma poi all’improvviso si è trasformato in affidamento completo sugli scrittori. E ovviamente è il mondo di Vince, quindi Vince probabilmente decise che voleva un prodotto più simile a una sitcom, come Friends o Seinfeld. Ma, come tutti sapete, nessuno può scrivere un promo per te meglio di te. Quindi iniziò un contrasto fra gli scrittori e le superstar, anche se avrebbero dovuto collaborare.”