Era il 18 giugno 2018 quando un nuovo show stava per nascere nel Regno Unito e che proprio per questo avrebbe preso il nome di NXT UK. Allora nessuno poteva sapere ancora cosa avrebbe rappresentato l’intero roster per i (sempre pochi) fan che lo hanno seguito con interesse.

L’attesa, però, stava per finire: il 26 agosto di quello stesso anno fu registrata la prima puntata. Puntata che andò in onda a novembre e che vide come campionessa femminile inaugurale una certa Rhea Ripley. A farle compagnia come campione inaugurale c’era Tyler Bate, che venne poi sconfitto da Pete Dunne e si prese la cintura di campione, quella stessa cintura che ha portato per 685 giorni prima di abdicare a favore di WALTER.

In questi due anni e mezzo ne sono successe di cose: nuovi arrivi, partenze (WALTER e A-Kid tra tutti), cambi titolati e grandi (grandissimi) match ma non tutto è stato rose e fiori, c’è stato il periodo di interruzione dello show per impossibilità di raggiungere il luogo delle registrazioni per via del Covid 19.

Ma non solo: il periodo più difficile è arrivato poco fa quando UK ha dimostrato un periodo di stanchezza dopo aver brillato fin dal suo esordio, era diventato uno show prevedibile e aveva perso tutta la sua capacità di portare avanti in maniera ottima le storyline e di saper “costruire” i propri personaggi.

E poi?

Poi un’illusione.

Proprio nel momento in cui stava tornando l’UK che abbiamo sempre amato è arrivata la doccia fredda: la chiusura dello show. E mentre stanno andando in onda le puntate registrate un mese fa, le ultime, UK sta chiudendo i battenti e lo fa, mi piace pensarlo, in un modo poetico: Tyler Bate è il primo (e ultimo) double champion dello show e così il cerchio si chiude così come è iniziato.

Ma rimarranno nitidi i ricordi di tutti gli incontri bellissimi che hanno avuto luogo in questo show e che vivranno ancora a lungo nei miei ricordi.

Ciao UK, mi mancherai.

Studentessa universitaria con la passione per la scrittura e le serie TV, qui vi faccio compagnia con i miei report e gli editoriali. Attualmente trovo molti atleti interessanti ma rimango fedele sin dal 2014 al mio 'credo' per il King Slayer Seth Rollins e il fu Dean Ambrose, motivo quest'ultimo per il quale ho aperto i miei orizzonti verso i lidi giapponesi e l'AEW