Non è un mistero che io sia un grande fan di Kenny Omega. Il nuovo mattatore della NJPW è ormai un total package su cui si può contare. Atleta solido, carismatico e che ha quella scintilla necessaria per tornare a far splendere il main eventing della NJPW dopo anni di ristagnamento. Ma non parleremo solo di Omega e dell’Elite ma di tutti i risvolti degli ultimi due eventi della NJPW e della ROH. Andiamo con ordine.
Supercard of honor. Evento particolare in casa ROH, un main event che in pochi si sarebbero aspettati qualche anno fa. I Motor City Machine Guns vs Young Bucks. Bel Main Event che riapre i giochi della divisione tag team. Una categoria che, nella fed di Philadelphia, sembrava girare intorno ad Addiction e Briscoes ma che ora vede gli ANX, I MCMG, i Bucks e ovviamente i campioni di coppia. Grande abbondanza.
Ma quello che più ha stupito è stato il ritorno di Boom Boom Colt Cabana. Uno dei padri fondatori della ROH è tornato dopo tanti anni. Per Lethal non è rimasto nessuno, ma nessuno da sfidare ed ecco tornare il figliol prodigo. Forse è giunto il momento di Lethal… O forse no. Sarei felice, come molti di voi credo, di vedere vincere Colt Cabana. Un titolo, quello ROH, che non è stato alla sua portata negli anni dei grandi fenomeni. Nel promo stesso, Colt ha detto che ha visto tanti passargli davanti, da Punk a Danielson fino a Black. Potrebbe essere una bella sorpresa ma non si può ignorare il possibile ritorno di Chris Hero. Il problema di Spradlin è uno solo, la forma fisica. E’ in grado di reggere un match lunghissimo ma il nodo è la vendibilità del prodotto. A costo di sembrare esagerato o antipatico… Non ha il “physique du role” per essere campione e la mancanza di tempo passato in palestra, a volte, nella mente di un promoter, sta a significare il poco impegno dimostrato nella disciplina. E lo dico da grande amante di Chris e del suo wrestling. Ancora adesso guardo volentieri ogni suo incontro, pensando che il suo fisico lo limiti agli occhi del grande pubblico. Le voci in WWE dicono che sia proprio per questo che è stato mandato via da Stanford, a mio parere, però, potrebbe esserci dell’altro.
Passiamo alla NJPW e agli incredibili eventi di Invasion Attack. Ben tre cambi di titolo che mai mi sarei aspettato. Sono passati di mano quelli che nessuno si aspettava e quelli più scontati sono rimasti in mano ai proprietari.
Il debutto di Ospreay è stato ben gestito ma, a quanto pare, era troppo facile fargli vincere il titolo da debuttante. Posso essere d’accordo, soprattutto perchè lo spot secondario degli heavyweight è stato occupato da Michael Elgin. Un Elgin che, insieme a Tanahashi e Tatsu, ha conquistato i titoli ping-pong del pro wrestling. Il midcard NJPW ha un nuovo protagonista, Hiroshi Tanahashi che conquista, insieme ai due sopracitati, i Never Openweight Trios Championship. Ma la parte più interessante è stata la fine del match. Elgin lancia la sfida per il titolo IC e Omega, da duro qual è, gliela concede per il prossimo evento. Interessante risvolto.
I titoli di coppia Jr, anch’essi rimbalzelli, vanno ai Roppongi Vice mettendo fine al regno di Sydal e Ricochet. Shibata massacra Tenzan ma, a quanto pare, ha un nuovo sfidante, l’evergreen Nagata. Per non parlare del passaggio dei titoli Heavyweight di coppia a i due Tonga, mettendo fine al regno degli GBH.
Ma il piatto forte dell’evento è stato il ME in cui, assurdo ma vero, Naito ha conquistato l’IWGP Heavyweight Championship battendo Okada. Giubilo e gloria ad un bistrattato come Naito. Buon wrestler ma sempre gestito male dalla NJPW. Aveva, ormai, la fama dell’eterno incompiuto. Inoltre, il “carismatico Okada” aveva già rotto le scatole, almeno a me. Non capisco come possa piacere il Rainmaker inespressivo, come lo abbiano sempre pushato all’inverosimile. Ma sono punti di vista e idee personali. Continuo a pensare anche come abbiano fatto scappare Nakamura e abbiano tenuto nello spot principale Okada e Tanahashi. Ma abbiamo già affrontato il discorso e amen. Viva Tetsuya e speriamo in una bella gestione del suo regno.
Ma torniamo a Kenny Omega. The Cleaner potrebbe essere la soluzione di ben due federazioni. Esatto. ROH e NJPW potrebbero tranquillamente affidare le loro cinture più importanti ad Omega senza la paura di sfigurare. I rapporti tra le due promotion sembrano sempre più stretti ma i veri incontri crosspromotion sono troppo pochi. I titoli che passano di mano tra atleti di federazioni diverse sono ridotti all’osso e soprattutto sono ridotti alle cinture minori. Nessuno dei top title è passato di mano, tranne l’ROH TV Championship ad un midcarder NJPW come Ishii. Non guasterebbe rischiare un champion vs champion. Non mi stancherò mai di dirlo. Perchè non far competere Omega per il titolo maggiore ROH?! E poi mandarlo contro Naito o contro un campione IWGP che non sia Okada, magari un Tanahashi che, a questo punto, non so se jobberebbe ancora a Omega.
In ogni caso, le cose sembrano finalmente in moto. La NJPW ha liberato spazio e ha dato, finalmente, una possibilità a gente che non ne avrebbe mai avuta senza le defezioni di Styles e Naka. La ROH, invece, ha acquistato un Lio Rush in rampa di lancio e che potrebbe, presto, competere per la cintura TV di Ishii e aggiungere un titolo importante ad un palmares quasi intonso ma che ha le giuste premesse per riempirsi in fretta.