CM Punk è stato accusato da qualche autorevole fonte di alcuni mal di pancia dietro le quinte durante gli ultimi giorni. Alla base di queste lamentele l’inizio della puntata di mercoledì scorso di Dynamite, in cui sarebbe uscito fuori dal copione per lanciare delle robuste frecciatine all’ex campione AEW Hangman Adam Page. I due sarebbero ai ferri corti e CM Punk sarebbe arrivato addirittura a minacciare velatamente di poter lasciare la AEW. Una fonte interpellata da Fightful avrebbe detto di “minacce” da parte di Punk riguardo ad un suo addio.
Soddisfatto in AEW
CM Punk ha voluto smentire questi report, rilasciando un’intervista alla bibbia del giornalismo sportivo americano, Sports Illustrated. Punk ha parlato al microfono di Justin Barrasso per rispondere alle voci, dichiarando di sentirsi felice e realizzato in AEW: “Se mi sento creativamente realizzato e soddisfatto in AEW? Sì, al 100%. Cerchiamo di non dare troppo peso alle voci di internet. Penso che sia parte del nostro pubblico. Twitter non è la vita reale, però. Inoltre, come è noto, una bugia fa il giro del mondo due volte prima che la verità si metta gli stivali e si alzi dal letto”.
Il wrestler di Chicago, campione del mondo della AEW, ha poi aggiunto: “Se affrontassi tutte le voci, starei qui tutto il giorno. Io amo la AEW. Non è una gara a chi la ama di più o a chi è il cuore e l’anima, o chi è questo e chi è quello. L’AEW mi ha dato una seconda possibilità di fare ciò che so fare meglio, cioè fare wrestling”.
Se avete problemi parlate con me, non con Dave Meltzer
Una delle parti più divertenti dell’intervista è stata quella in cui Punk ha fatto riferimento a Dave Meltzer, noto autore del Wrestling Observer e tra i più importanti conoscitori e storici della disciplina. Facendo un appello ai suoi colleghi ha detto: “Quanto è emerso? È un lato della storia. Il mio spogliatoio non è mai chiuso. È sempre aperto. Chiunque voglia dire a Meltzer del Wrestling Observer qualche stron—ata può venire a parlarne con me. Non sono stronzate da macho, sono un adulto. Venite a parlare con me”.