Jon Wertheim, giornalista di Sports Illustrated, ha riportato, su uno dei blog del sito, un Q&A avuto con CM Punk. Nel passaggio che vi riportiamo, Punk, spiega i motivi che lo hanno spinto a lasciare il pro wrestling in favore delle MMA e dice la sua sull’annosa questione del “predeterminato”:
“Quando hai deciso di lasciare il wrestling per le MMA?”
“Come ho già detto, la mia scelta è stata la conseguenza di tanti piccole cose. Avevo raggiunto praticamente tutti i traguardi che mi ero prefissato. Mi ero stancato della vita on the road. Il motivo più grande riguarda la mia salute. Per esempio, dopo un operazione al ginocchio, mi dissero: ‘Devi tornare sul ring entro tre settimana’ e io: ‘Grande, posso farcela, sono un duro. Ma non sarebbe stato più intelligente darmi sei settimane di riposo?’. Inoltre non sopportavo più tutta la politica che c’era nel backstage. Mi sembrava di lottare ogni giorno, tanto vale chiudermi nella gabbia (della UFC ndt) e lottare per davvero.”
“Non c’è molto di definito nella MMA”
“Esatto. Il pro wrestling è fake*. La gente si offende sempre sentendo questa parola: ‘Noi preferiamo dire che è predeterminato’. Per qualche ragione, la gente si arrabbia quando sente la parola fake, la parola predetermianto è più accettabile? È fake. Alla fine non significa nulla. Quindi alla fine ho preso la mia decisione: ‘Proviamo con un vero combattimento e vediamo cosa succede’. Ed eccomi qui.”
*Abbiamo deciso di lasciare la parola “fake” così come l’ha utilizzata Punk in modo tale che ogni lettore possa dare un’interpretazione propria al termine.
Fonte: SI.com & ZonaWrestling.net