Continua il processo riguardante CM Punk e le sue dichiarazioni a carico del dottor Chris Amman, rilasciate al podcast di Colt Cabana ormai 4 anni fa.

Secondo WrestleZone, CM Punk sarebbe scoppiato a piangere durante l’udienza di ieri, mettendo in mostra il suo lato umano. Il wrestler è ha avuto un crollo morale quando gli è stato chiesto di parlare degli avvenimenti della Royal Rumble 2014. In quel contesto Punk doveva essere eliminato da Kane (come è poi successo) ma non così presto.

Dopo essere stato colpito da Kofi Kingston, Punk avrebbe mandato a chiamare il dottore a bordo ring da un cameraman ma Amman avrebbe risposto a CM Punk “Cosa ci posso fare io?”, facendolo sentire – a suo dire – totalmente impotente. Dopo questo racconto, Punk è scoppiato in lacrime, dicendo di aver giudicato molto male la situazione in quel periodo. La corte ha deciso di interrompere momentaneamente l’udienza per permettere all’ex wrestler di ricomporsi.

Negli scorsi giorni era venuto fuori che il wrestler aveva rimediato da Kingston una commozione cerebrale ed Amman, a bordo ring, gli avrebbe detto che era necessario che terminasse lì il suo match. Punk ha risposto al medico in modo molto duro, dicendo che se lo avessero fatto uscire in quel momento avrebbe chiuso lì con la WWE. Il resto è storia e CM Punk terminò di lì a poco il suo rapporto con la federazione di Vince McMahon.

Come probabilmente saprete, CM Punk è in questo momento impegnato in tribunale per un processo a suo carico. L’attuale fighter della UFC è infatti accusato di diffamazione dal medico WWE Chris Amman, che Punk aveva dipinto in modo apparentemente poco professionale durante un intervento al podcast di Colt Cabana. Secondo Phil Brooks, questo il vero nome di CM Punk, Amman lo aveva giudicato idoneo a combattere malgrado i pesanti problemi fisici da cui era afflitto, costringendolo in qualche modo a lavorare in condizioni terribili, rifiutandosi di curare – per esempio – l’infezione da staffilococco che più volte Punk aveva segnalato.

Il prossimo testimone che sarà chiamato a deporre è la moglie di CM Punk, l’ex campionessa WWE AJ Lee. AJ dovrebbe confermare, probabilmente, le confidenze fatte proprio da Punk durante quel periodo, in cui il wrestler raccontava della protuberanza che si era formata su una delle sue gambe, probabilmente dovuta ad un’infezione, che però non era stata curata dai medici WWE. In aula sono, infatti, già stati letti degli sms scambiati tra i due nel 2014 in cui Punk raccontava del suo problema, di quanto gli facesse male e di come la cosa fosse stata sottovalutata dallo staff medico WWE.