C’è un feud a SmackDown che, ultimamente, sta ricevendo grande attenzione, molto spazio televisivo e che adesso coinvolge anche un titolo. No, non si parla di Becky contro Asuka, né di AJ Styles contro Bryan, ma di Shane McMahon e The Miz contro i The Bar.

Parliamone. Nella categoria dei titoli di coppia sembra che, puntualmente, per le cinture debba andare un team creatosi per puro caso, con i due componenti del team che nel migliore dei casi mal si sopportano e che nel peggiore addirittura si odiano a morte; stavolta è toccato alla coppia Shane&Miz, dopo gli avvenimenti di Crown Jewel e della vittoria di Shane della Coppa d’Oro . . . stendiamo un velo su quell’evento.

Devo confessare, non sono una grande amante di Shane McMahon. Al suo ritorno, non sono stata assalita dalla nostalgia dei bei tempi che furono, in cui Shane era un giovane figlio del capo che si lanciava come un pazzo contro tutto e tutti e cadeva da altezze inimmaginabili; per molti, invece, Shane McMahon è il ricordo di un’era che non c’è più, dei momenti estremi della (fu) WWF e della Monday Night War. Dal suo ritorno fino ad ora, Shane sul ring mi è sempre rimasto indigesto, dato che sapevo perfettamente che avrebbe preso parte a un match solo per prendersi lo spot più pericoloso della serata, che per certi versi è anche una scelta ammirevole, ma se si deve arrivare a far concludere un torneo durato settimane in una barzelletta . . . anzi no, avevamo detto di stendere un velo su quel fatto. Insomma: Shane McMahon non è un wrestler part timer, che magari torna, si prende anche un mezzo main event, ma almeno da’ vita a una faida che si aspettava da tempo, a un dream match, magari comunque ritorna in gran forma e ci regala una bella prestazione sul quadrato. Shane McMahon, al contrario, è un non wrestler, un uomo d’affari che ogni tanto, per ciò che la WWE ritiene meglio per il business, passa tra la seconda e la terza corda e disputa un incontro.

Shane McMahon ha rappresentato, fino ad ora, la classica “faida con l’autorità” che in WWE è quasi perenne. Il suo ruolo di Commissioner lo ha portato a confrontarsi con tanti lottatori che non apprezzavano il suo operato, come ad esempio il lungo feud contro Kevin Owens, culminato nel match in tag team con Daniel Bryan, o ancora la disputa con AJ Styles. Da una parte abbiamo i wrestler buoni, anzi, i wrestler “amati”, che si scontrano con l’autorità che invece vuole affossarli, ruolo interpretato più volte da Triple H e Stephanie McMahon; dall’altra parte invece abbiamo Shane McMahon in un ruolo apparentemente di “punitore” dei cattivi, ma che spesso e volentieri lascia agli heel la giustificazione di essere stati fregati dal sistema tanto quanto i face, vedasi i vari promo di Kevin Owens sulla questione. Insomma, Shane McMahon fa la sua parte e la fa anche bene, seppure i suoi feud siano col tempo diventati prevedibili, così come i suoi match.

Stanti così le cose, la storyline in cui è coinvolto rappresenta una bella novità

Nessun feud singolo con un heel che ritiene di esser stato fregato da Shane, nessun team che decide di averlo momentaneamente in squadra perché, si sa, una Coast to coast in un match ci vuole sempre; no: un wrestler che decide di volere Shane come compagno di squadra fisso, per andare assieme all’assalto dei titoli di coppia. Certo, è molto probabile che tutto si risolva in una dissoluzione della coppia dopo una sconfitta e conseguente match tra i due, magari a WrestleMania; ma resta il fatto che, fino ad allora, vedremo Shane in una veste insolita.

Questa storyline mi piace? Circa. Diciamo che, molti mesi fa, mi ero già immaginata un Daniel Bryan vincitore della Royal Rumble che sfida The Miz, nel frattempo divenuto campione WWE, a WrestleMania. Se per Daniel Bryan si è deciso di virare su un, finora riuscitissimo, turn heel, e se sul suo possibile avversario per WrestleMania si alzano ancora dei dubbi, per The Miz invece si è virato su tutt’altra strada. Ripeto, nulla vieterebbe alla WWE di mettere in scena un tradimento di Miz ai danni di Shane, ma per ora il personaggio di Mizanin è di tutt’altro tipo. Probabilmente, ipotizzo, la WWE si è resa conto che Miz è molto amato, ma non se la sentono di utilizzarlo come propriamente face, perciò meglio lasciargli un personaggio comedy dal carattere interpretabile a seconda delle circostanze e lasciare che il ruolo del buono lo interpreti Shane e il ruolo dei cattivi sia dei The Bar; mentre Miz resta lì, in mezzo, a far quello che gli riesce meglio: intrattenere. I siparietti di cui si è reso protagonista sono stati a dir poco esilaranti.

Non griderei neanche allo scandalo per qualche main event concesso a questa storyline, dal momento che, finito TLC, alla Rumble mancava circa un mese e mezzo ed è stato necessario mettere il freno ad alcune storyline principali, come quella del titolo WWE; diverso sarebbe se, magari, nello SmackDown pre Rumble il main event venisse concesso alla strana coppia piuttosto che al campione WWE ed al suo sfidante.

Voi che ne pensate di questa storyline? Siete convinti che Miz sia sprecato con Shane? Oppure fate parte di quel gruppo di fan a cui vedere Shane McMahon fa sempre piacere? Come credete che si evolverà la cosa? Alla Rumble vedremo dei nuovi campioni tag team, oppure lo split è dietro l’angolo?

E, soprattutto, come si ammazzerà Shane McMahon questa volta?