Signore e signori, siamo testimoni oculari della Storia. Con questa frase lapidaria si potrebbe riassumere il cammino di Cody Rhodes verso il tanto agognato, e meritatamente conquistato, Main Event di Wrestlemania 39. In quella notte magica, “l’American Nightmare” affronterà il campione in carica dei pesi massimi della WWE, nonché campione Universale da quasi tre anni, Roman Reigns. Come più volte ribadito da Cody, questo è un traguardo che al padre, il leggendario Dusty Rhodes, è stato sempre negato, e la vittoria del titolo massimo della WWE sarebbe dedicata più a lui che a sé stesso. Nello show “After the bell with Corey Graves“, il figlio di Dusty ha rilasciato una lunga e toccante intervista proprio al riguardo.

Le reazioni del piccolo Cody alle offese rivolte al padre

“Da bambino ho letto tante cose sulla carriera di mio padre. Lui non si è mai fatto schiacciare da quelle cose, perché era al top della sua carriera, ma ne era a conoscenza. Dusty è stato uno dei più grandi in assoluto, e uno dei cinque lottatori che più hanno ispirato gli altri. L’eredità che ci ha lasciati è qualcosa di grande. Ma, leggere certi commenti da bambino (non fu facile nds), ci sono stati alcuni che lo hanno definito ciccione e grasso…tornassi indietro, vorrei parlargli di certe offese, ma allora non me ne curai. Ancora oggi, mia sorella Teal, si rifiuta di far pace con quelle persone e, se le incontrasse per strada, prenderebbe loro per la giugulare. Con me invece, quando mio padre è morto, molte di queste persone hanno cambiato tono e hanno corretto i loro comportamenti”.

Cody parla di come ha affrontato quelle brutte sensazioni

“Io cerco ancora una vendetta per quelle cose, ma una vendetta buona. E la migliore forma di vendetta, e di rendere giustizia a Dusty per quei commenti che non lo preoccuparono neppure, è avere successo oggi…puoi solo cercare di essere buono con quelle persone oggi, ma far capire loro che tu sei sempre pronto a ottenere ciò che vuoi. E quando i miei figli… porteranno il nome di famiglia, devono sapere che la famiglia Rhodes è una grande famiglia e composta da brave persone”.

L’importanza di vincere il titolo come “Cody”, e non come “Rhodes”

“So che ci sono tante persone che stanno pensando che dovrò chiudere questa storia con un lieto fine. E stiamo parlando di quando Dusty, nel 1978, alzò la cintura al cielo, e il pubblico pensò che fosse il campione, ma poi venne privato di quel titolo. E il mio sogno è sempre stato quello di vincere il titolo e farglielo sapere, giusto? Però, ora, le circostanze sono cambiate. Purtroppo quella conversazione non potrà avvenire più (tra Cody e Dusty), ma sarebbe riduttivo per la mia storia vincere quel titolo solo se lui fosse qui. Molta gente continua a dirmi ‘Se lui fosse qui’, senza conoscerlo neppure… Se lui fosse qui, non vorrebbe che io pronunciassi il suo nome, e mi direbbe che tutto ciò è per merito solo mio. E tutta la famiglia, tutta la linea di sangue, la mia e di Roman, sono messe da parte (a Wrestlemania). Siamo solo io e lui.”