Cody Rhodes è tornato questa notte in WWE dopo una lunga assenza durata sei anni. Un’assenza in cui Cody si è trasformato in figlio d’arte con una carriera non troppo in salute a stella del pro wrestling mondiale, dirigente della seconda compagnia di wrestling al mondo e suo fondatore. Una serie di esperienze che hanno formato molto Cody e che sembravano tutto fuorché presagire un ritorno in WWE.

“Dette tante inesattezze”

Sull’addio alla AEW Cody Rhodes non ha voluto svelare molti retroscena, eppure ha cercato di fare un po’ di chiarezza rispetto a quanto è stato detto, a suo dire in modo inesatto, in questi giorni: “Ho scelto di rimanere in silenzio sul mio addio alla AEW e ho intenzione di mantenere la mia parola su questo. Non ci sarà nessuna intervista o nessun brutto episodio che verrà fuori. Ho letto diverse teorie e nessuna è corretta. Voglio dire, ci sono state questioni sui soldi e sul controllo creativo. Sono state riportate come certezze ed ho passato due mesi molto difficili da sopportare mentre la realtà era solo che era arrivato il momento di farlo”.

Solo rispetto per la AEW

Cody ha poi spiegato: “Era una questione personale e non potevamo passarci sopra. Non ho altro che rispetto per Matt, Nick e Kenny. Faccio il tifo per Tony Khan. Il suo nome entrerà nei libri di storia come colui che ha aiutato a finanziare e sostenere l’intera alternativa e rivoluzione che la AEW è diventata, ma per me era solo il momento di andare avanti. Ho un’opportunità per il mio sogno, ho un’altra possibilità. E non si può davvero lasciare nulla di intentato per questo”.