Nel 2018, Cody Rhodes e gli Young Bucks scommisero su loro stessi e portarono oltre 10.000 fan in un’arena per uno dei più grandi show indipendenti di tutti i tempi: All In. Quello show, unito al sostegno finanziario di Tony Khan, portò alla nascita della AEW ma da più di due anni ormai Cody non fa più parte di quella realtà. Intervistato da Chris Van Vilet, Cody ha ammesso di essere sempre stato conscio del fatto che la AEW avrebbe rappresentato solamente una stagione della sua vita.

Predestinato

“Sono sicuro che ci siano cose negative, ma le ricordo con affetto e sapevo anche che me ne sarei andato. Sapevo che era una stagione, sapevo che non sarebbe durata e che c’era qualcosa di più grande per me là fuori. So che questo potrebbe sembrare negativo per le persone, ma non lo è. Il premio più grande del wrestling, se ti metti gli stivali, è quello. Volevo solo andare a prenderlo e non ho altro che rispetto per il tempo trascorso lì. Ho avuto modo di affinare le mie capacità, come Hulk Hogan in AWA, prima che arrivasse in WWE. È la stessa cosa, l’energia c’era, la rivoluzione stava accadendo, non si trattava solo di una compagnia. C’era tutto e io lo amavo perché ho potuto affinare le mie capacità. Quando sono arrivato a WrestleMania mi sono sentito bene, sono tornato nella mia forma migliore”.