Ebbene si, Joe Hendry ha sconfitto Frankie Kazarian nel main event di TNA iMPACT guadagnandosi di diritto lo spot utile a divenire #1 contender al TNA World Title in vista dello show più importante dell’anno per la federazione, Bound For Glory.

Joe affronterà Nic Nemeth in quello che sarà un first time ever, ma anche un reale momento di verità.

Dopo Slammiversary lo scorso luglio e dopo aver fallito a No Mercy la possibilità di vincere il titolo di NXT strappandolo dalla vita di Ethan Page, lo scozzese avrà tra le mani la possibilità definitiva e utile per consacrarsi divenendo campione del mondo di una federazione major per la prima volta assoluta in carriera.

Il suo movimento potrà finalmente gioire? Joe riuscirà nell’intento? Io spero di no, o almeno non ora.

Archiviata attraverso una sconfitta la faida con AJ Francis, Hendry sceglie di dedicarsi ad altri obiettivi, tra cui la sua carriera musicale con cui spopola in toto nel corso della primavera.

Da lì in poi la federazione è sempre più convinta nel concedergli spazi di rilievo ponendolo letteralmente in mezzo alla lotta di “BROKEN” Matt Hardy con il System.

L’aiuto di Joe non porta chissà quali novità o esiti positivi per il suo team, ma si fa notare sempre più nelle scene che “contano” ed ecco quindi le comparsate a NXT, fino al main event di Slammiversary con tanto di pin sul campione in carica (Moose ndr) e turn subito da parte di Josh Alexander.

Quella tra il canadese e lo scozzese è una faida sensata, un sentimento capace di dividere e far riflettere, non è un caso infatti avere opinioni contrastanti su di un personaggio come quello di Hendry, a maggior ragione non è dovuto al caso questo editoriale con questa mia personale idea sul tema.

Alla prima occasione buona (Victory Road ndr), JH supera Alexander (scelta da me ritenuta errata, i vari perché nel precedente numero dell’editoriale cliccando QUI) ora supera anche il “King of TNA” e insomma, il resto è storia.

Ma in questo cammino, sicuramente tortuoso e altrettanto sicuramente non del tutto convincente attraverso le prove in-ring sia da una sponda (TNA) che dall’altra (NXT), Joe può davvero riuscire a superare Nemeth adesso?

Sarò chiaro, la vittoria di Hendry arriverà, che sia BFG o HTK/Rebellion 2025, è ormai scritto come scritto fu il successo della Blanchard (lo so, tematica già trattata e ripetuta, ma è la realtà), quindi perché ottenerla ora?

Pensiamo a quanto sia utile per la federazione continuare a tastare il momento e a far caricare sempre più l’asticella di gradimento del pubblico fino a farla esplodere di gioia quando tra qualche mese, dopo tanta sofferenza e mesi di attesa, Hendry sarà il volto della TNA… immaginiamo un Joe capace di guadagnarsi ogni singolo successo sul ring convincendo con le sue prove fisiche… non è eutopia, ma ahimè solo il tempo potrà confermare o smentire tali parole, o magari lo farà JBL quando tra lo smacco generale aiuterà Nemeth a difendere la cintura il prossimo 26 ottobre in quel di Detroit, regalando così un finale stile BFG 2021? Chi può dirlo.

Vi lascio con una doverosa chicca da me promessa. BFG si avvicina e allora il momento di ripercorrere insieme i main event del passato è giunto.
Oggi torniamo indietro nel 2008, con un altro Joe come protagonista.
TNA World Heavyweight Championship match: Samoa Joe (C) vs Sting. Enjoy!

Qualora vogliate restare sintonizzati con il sottoscritto, vi segnalo come sempre la possibilità di ascoltare un nuovo episodio del Pro Wrestling Culture podcast.