Vince McMahon non è più a capo degli show WWE da un po’ di tempo, ma l’eco delle sue urla nelle cuffie dei commentatori probabilmente risuona ancora, almeno nella testa di chi si è succeduto negli anni al tavolo di commento. Sono infatti tantissimi gli aneddoti e i racconti sulla meticolosa conduzione degli show da parte del boss e lunga è la lista delle parole vietate in telecronaca. Adesso grazie ad una recente intervista di Corey Graves possiamo aggiungere alla lista un’altra frase indigesta a McMahon.
“La voce di Dio nelle orecchie”
Corey Graves è stato ospite del Kurt Angle Show e tra i vari temi affrontati, tra cui un possibile ritorno di CM Punk, ha parlato ovviamente del suo ruolo di commentatore e della costante presenza nelle orecchie della voce di McMahon durante la conduzione degli show. “Nulla ti scuote come quando senti la voce di Vince McMahon in ogni momento. Scherzando ho sempre detto che è la voce di Dio nelle tue orecchie.” Proseguendo Graves ha raccontato un particolare aneddoto di una puntata natalizia di Raw del 2017: “La prima volta in cui ho sentito la furia di McMahon è stata quando eravamo a Chicago per la puntata di Natale di Monday Night Raw. Sarà stato quattro o cinque anni fa. Il tavolo di commento era posizionato in alto sullo stage, vicino la zona d’ingresso delle Superstar e noi ci alzavamo in piedi, ci giravamo e facevamo queste riprese al contrario, in modo che il ring e il pubblico fossero sul retro. Era una bella scenografia.”
“Io e Michael Cole abbiamo parlato prima dell’inizio dello show e lui mi ha detto ‘Dirò benvenuti a Monday Night Raw, buone feste a tutti e tu potrai dire Buon Natale, ecco cosa abbiamo in programma.’ Ok, perfetto, iniziamo con delle grafiche e Cole dice appunto ‘Benvenuti a Monday Night Raw. Buone feste a tutti!’. Subito, con la velocità di un fulmine il capo si mette sul tasto di chiamata, il che significa che tutti quanti possono sentire, e inizia a urlare ‘HO DETTO DI DIRE BUON NATALE, NON BUONE FESTE!!!’ Nel frattempo io sono lì di fronte alla telecamera mentre mi viene urlato di tutto in cuffie, mi sento un cervo alla vista della luce dei fari e penso ‘Ok, verrò licenziato la notte di Natale!’. Finiamo tutto, lui viene e ci dice ‘Aha è stato grande, grazie ragazzi!’. Ero terrorizzato, il mio cuore saltò qualche battito.”
Graves ha concluso con un possibile progetto futuro: “Quando un giorno scriverò un libro, racconterò altre storie un po’ più leggere, ma sicuramente non destinate al pubblico. Alcune delle cose che sono passate attraverso le cuffie nel corso degli anni”.