Chi segue questo sito da tempo, sa bene come abbia preso “male” la nascita di NXT UK. Perché da un lato ha dato una forte opportunità di visibilità a tantissimi atleti (e non solo), ma dall’altro ha depredato, svuotato e infine mandato al macero un intero panorama britannico che, al tempo, era in continua e costante ascesa, anche a discapito della WWE stessa nel proprio territorio.

Alla fine il progetto non ha mai attecchito. La sua chiusura non certifica un fallimento, ma semplicemente la prospettiva sbagliata da cui è partito. La nascita di NXT Europe doveva essere sin da subito il piano originario, coinvolgendo maggiormente non solo atleti da più paesi ma anche dando spazio a veri e propri tour, permettendo ai fan di tutta Europa di poter godere di uno show di alta qualità col cappello WWE. Sarebbe stato bello, ad esempio, veder lottare in questi spettacoli anche atleti italiani o rivedere atleti che sul suolo italiano sono già passati più volte e hanno un seguito (Trent Seven ad esempio, ma anche Wolfgang, Pete Dunne, Tyler Bate e altri).

NXT UK ha dato grandi match, diverse storyline di alto profilo e due regni da campione di lungo periodo e ottima fattura (Pete Dunne e Walter). Ma il pubblico inglese non l’ha mai accolto come un proprio show, soprattutto perché buona parte delle storie e dei match erano già stati proposti in tutte le salse, e dunque non c’era mai la sensazione di vedere – per loro – qualcosa di nuovo, inedito e quindi anche interessante. Diverse le sensazioni invece per gli altri fan che hanno accolto con positività tutto ciò che è stato proposto.

Negli ultimi mesi lo show aveva perso smalto, con continui inserimenti di atleti che nulla avevano a che fare con lo spirito di UK, abbassando persino il livello del lottato. Chiaro segno che non ci fosse più di tanto l’interesse a proseguire l’avventura, al di là dei problemi sorti con BT Sport. Ma cosa ha lasciato questo show? La nostra Desil, che ha seguito coi suoi report tutte le puntate del progetto, ha provato a riassumere tutte le sensazioni rimaste:

UK è stato un vero e proprio gioiellino, per chi l’ha seguito ed amato fino all’ultimo . È entrato a gamba tesa nella settimana di wrestling targata WWE (e non solo) e senza sgomitare si è preso il suo spazio e la sua fetta di fan, anche se sono sempre stati pochi rispetto a quanti ne avrebbe meritato. Di questo show ricorderò le storyline, mai scontate e sempre ben costruite, la capacità di “creare” sempre nuovi personaggi credibili e, soprattutto, dei match che ci hanno fatto stupire e godere di puro e sano wrestling, quello che noi tutti amiamo e abbiamo amato”.

E tu come hai vissuto NXT UK? Lascia nei commenti il tuo sentimento.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.