Ed ecco a voi di nuovo, anche per questa settimana, il vostro g23v; questa volta scriverò con l’aiuto di uno specialista,Rick Eagle e parleremo di uno dei temi a mio avviso più interessanti in WWE, frizzante come una delle feste di Adam Rose nell’Exotic Express.

Partiamo con una domanda: quando pensate ad un wrestler, alla sua immagine, qual è la prima cosa che vi viene in mente? Beh, questa domanda me la sono posta anch’io, e una volta trovata la risposta, ho deciso di farne argomento sul mio blog e condividerla con voi.

Oltre alla mic skill, la tecnica e l’impatto scenico, una cosa fondamentale per un lottatore è la sua manovra conclusiva, che molte volte rimanda il pensiero direttamente alla personalità del lottatore. Pensate, ad esempio, alla Yes Lock, manovra altamente tecnica che ci fa capire subito chi ci troviamo di fronte e il cui nome dice già tutto.

 

Infatti se ci pensate bene, ciò che veramente impressiona di un wresler, soprattutto il giorno del suo debutto, è proprio la cosidetta “mossa finale”, ovvero la manovra con cui ci si prepara ad andare al pin vincente. Esaminando la situazione in WWE, si può notare che è molto difficile trovare quella mossa che, in un insieme tra scenicità e realismo, possa essere soddisfacente. Talvolta per trovare quella giusta, un wrestler impiega non poco tempo! Basti pensare a Bo Dallas, che ad NXT ne ha cambiate addirittura 6-7 e che ora nel main roster forse ha trovato quella giusta; oppure a Sami Zayn che a causa dello stile di Stamford ha dovuto cambiare quella usata nelle federazioni indipendenti, riducendosi allo Yakuza kick, a mio parere un po’ troppo banale e limitativo.

 

Pensando a tutto questo, da questa riflessione mi è sorta un’altra domanda: è il wrestler che rende famosa la finisher o è il contrario? La mia risposta si lega alla prima opzione e vi spiego il perché.

Nella storia, ci sono molti casi di ottime finisher, dimenticate a causa dello scarso successo del lottatore: basta dirvi “You’re dismissed”, vediamo chi di voi ricorda una delle mie mosse preferite finita ormai a commentare i pre show degli “special events”, oppure la 450 splash che ha tenuto a galla per molto tempo Justin Gabriel, ma che è andata a scemare a causa della piattezza dello stesso wrestler oppure penso alla McGillicutter definita da molti, la finisher più veloce di sempre, ridimensionata a tal punto da essere dimenticata e scartata dallo stesso lottatore.

Altre volte, finisher con meno impatto riescono a raggiungere un grado di popolarità molto più alto di quelle ad esempio elencate in precedenza. Ad esempio la "Cobra” del nostro Santino Marella, che pur essendo una delle manovre più inutili del wrestling, è riuscita a conquistare il pubblico grazie allo spiccato carisma comedy del nostro idolo italo-canadese (vorrei tanto immaginarlo durante una rissa vera mentre esce quel calzino verde cercando di picchiettare gli avversari) .

 

Un altro particolare interessante riguardo le finisher, è che questa mossa diventa spesso la naturale prosecuzione del personaggio, la finisher diventa parte del personaggio interpretato. Questo a mio avviso è il caso del famosissimo pluri-campione WWE, Randy Kaith Orton, da cui deriva il nome della sua altrettanto famosa finisher, la fantastica RKO ovvero una delle mosse più belle e che più ha lasciato il segno nel cuore di moltissimi fan. E parliamoci chiaro, la RKO ha tutto ciò che deve avere una finisher vincente: spettacolarita, imprevedibilità (l’abbiamo vista eseguire in tutti i contesti possibili e immaginabili) ed appunto si abbina perfettamente alla gimmick dell’Apex Predator.

Altro caso che abbiamo potuto osservare è il Brock Lesnar, appena rientrato in WWE nella nuova versione UFC fighter. Inizialmente, appena dopo il ritorno, la mossa che ha rispecchiato la sua gimmick fu la Kimura-Lock, molto famosa appunto nella UFC.
Lesnar è tornato ora alla F-5, utilizzando talvolta come signature move, la Kimura Lock, ma l'utilizzo iniziale di questa manovra di sottomissione, ha amplificato ulteriormente la gimmick da "Beast" del cliente di Heyman.

 

Con questo concludiamo il blog settimanale, spero vi sia piaciuto. A voi i commenti!

 

Da g23v è tutto “prima passo, e poi chiudo”.