Sarebbero o Fossero? “La Voce di New York” attraverso la figura di Luca Passani ci dice:
“Nella pratica sono entrambe corrette e significano la stessa cosa. In teoria ci sarebbe una leggera differenza di significato rispetto alle regole della consecutio temporum . Nel caso di “sarebbe stata” hai futuro nel passato. Nel caso di “fosse” hai contemporaneità.”

Non tutti sono capaci di cogliere i giusti significati da un titolo, così come non tutti riescono a leggere un testo nel suo senso più totale.

E adesso cosa andrebbe letto nel panorama TNA?

Difficile rispondersi, la strada verso Against All Odds è in costruzione e fungerà da trampolino di lancio definitivo per Slammiversary del 20 luglio a Montreal, lo show celebrativo, quello che porterà la Total NonStop Action Wrestling a festeggiare i suoi 22 anni di vita.

In questo lungo periodo ne abbiamo viste di ogni cosa e proprio fino a sette giorni fa stavo ripercorrendo i fasti del BROKEN Universe con la più classica delle domande… Cosa sarebbe successo se i BROKEN Hardyz avessero rinnovato i propri contratti con la TNA?

Nel bel mezzo di un cambio di proprietà è difficile rispondere, ma a proposito di proprietà… voglio ringraziare l’utente Franco Dei Sinonimi E Contrari per avermi ispirato con il suo commento dello scorso numero.

“Con l’avvento di Anthem si è cancellato gran parte di quello che era il percorso della TNA fino a quel momento.
Il loro prodotto non mi ha mai entusiasmato: Hanno ridotto il budget, mostrando limiti di esposizione evidenti. La fanbase non è cresciuta.
E’ una WWE 2.0 con personaggi sapidi e ritriti. E pensare che allora si accusava la TNA di riciclare gli esuberi della WWE. Oggi fanno altrettanto senza un briciolo di originalità.
Bisognerebbe piuttosto domandarsi che cosa sarebbe stato della TNA se Billy Corgan fosse rimasto al suo posto.
Oggi lo scrivo senza possibilità di ripensamenti, riesco a digerire a tratti solo l’AEW del super bersagliato Tony Khan. Solo in quelle lande, trovo scorie di un passato anche abbastanza recente che mi ha divertito, spero di no, per l’ultima volta.
Spalletti ha recentemente dichiarato che suo fratello gli ripeteva continuamente: ” Se hai contro il 100% della gente, significa che stai facendo un ottimo lavoro”.
Dedicato ai seriosi e ai fautori della cancel culture.”

La domanda che ora vi pongo è… Cosa sarebbe successo se Billy Corgan fosse rimasto a capo della TNA Wrestling?

Guardando un po’ cosa sta vivendo la National Wrestling Alliance (di sua proprietà), viene immediatamente da rispondere; “la cosa più diversa e forse distante da ciò che è ora la compagnia con a capo Anthem”.

Corgan era l’ultima figura utile a tenere il prodotto il più possibile simile a quello mostrato fino a pochi mesi prima da Dixie e soci.

Avere David Lagana al proprio fianco avrebbe potuto senz’altro aiutare, salvo poi le problematiche vissute da quest’ultimo, le quali lo hanno costretto a lasciare anche la NWA.

I tagli di budget? Con molta probabilità ci sarebbero stati comunque anche nel pieno di un eventuale “Corgan Era” vuoi per l’assenza di ulteriori fondi alle spalle o per altre problematiche umane come lo Speaking Out Movement scoppiato nel 2020 o la stessa pandemia mondiale.

Si, probabilmente Drew Galloway avrebbe rinnovato, così come gli Hardyz o magari lo stesso EC3… e poi?

Dopo esserci goduti per un altro paio d’anni questi nomi, cosa sarebbe successo?

La TNA in quel preciso momento necessitava di ripartire da zero e di fatti dal 2018 partì la vera rifondazione di un gruppo capace di prendersi cura dei propri nomi e di un roster completamente riscritto e riorganizzato.

Tra il 2018 e 2019 la TNA di Anthem ha offerto uno spettacolo settimanale e una serie di eventi in PLE di altissima qualità, anche superiori alla stessa WWE come dichiarerà tra il marzo e l’aprile del 2019 Dave Meltzer all’interno del Wrestling Observer Radio.

Più di ogni altra cosa, vi era il bisogno di donare spettacolo ai fan, creare match epici, scrivere storie con gli attributi, fare un lavoro eccezionale indipendentemente dal network televisivo e tutto questo fu non solo necessario, ma capace grazie alla collaborazione di uno staff di tutto rispetto composto da gente come Gail Kim, Tommy Dreamer, Petey Williams, Sonjay Dutt, Jimmy Jacobs, Don Callis, Scott D’Amore e molti altri che mai avrebbero preso parte a quel periodo davvero importante con Corgan al regime.

Forse con Billy sarebbe arrivato un contratto televisivo su un network migliore, ma un eventuale CW quanto avrebbe voluto/potuto sborsare se fino a quel periodo (2016 ndr) la loro volontà era pari allo zero (stessa offerta proposta e poi accettata con Pop TV)? Senza star qui a ricordarvi di come la NWA abbia perso la possibilità di andare in onda in chiaro proprio su CW (ad oggi vengono trasmessi solo nella app del canale, conseguentemente ad un pubblico ridotto) dopo aver mostrato (erroneamente?) nel PPV Samhain Father James Mitchell fare uso di cocaina.
Senza troppi giri di parole, Anthem ha acquistato AXS TV proprio nel 2019 e seppur abbia tutt’oggi una portata inferiore in termini di visibilità, incassa soldi da pubblicità, programmazioni e chi più ne ha più ne metta, danari riutilizzati per il bene dei suoi molteplici prodotti, tra cui la stessa TNA.

Tema rapporti esterni… la TNA di Anthem Sports & Entertainment con i profili di Scott e Don ha fatto di tutto per ricostruire delle basi di dialogo con la NJPW, ristabilito collaborazioni con AAA, NOAH, fino ad arrivare alla WWE per due occasioni, rapporti rigenerati e ancora oggi vivi.
Corgan sarebbe riuscito a fare lo stesso dato che, almeno finora, non abbiamo mai visto una partnership del genere, o almeno così professionale, con la sua National Wrestling Alliance?
Lo stesso dialogo e la stessa volontà tra TNA e WWE dovrebbe farvi riflettere, proprio quella ‘E alla quale Corgan avrebbe venduto volentieri il marchio NWA (tra il 2020 e 2021) per divenirne una sottospecie di federazione satellite (una nuova FCW per capirci meglio).

Il periodo COVID fu un altra parentesi utile a comprendere una volta per tutte quali federazioni potevano permettersi di fare show pur perdendo soldi e chi invece era “obbligato” a star fermo per varie ragioni, per di più economiche.
In quel triste 2020 WWE, AEW e TNA furono le uniche a offrire settimanalmente i propri show e PPV, non solo per una pura questione televisiva o per obblighi contrattuali, perché di fronte ad una pandemia di livello mondiale vi sono soluzioni anche impensabili alle quali poter attingere.
Anthem diede e da ancora oggi stabilità al marchio e a suo tempo lo fece soprattutto in termini economici pagando e sostenendo il proprio roster di fronte ad ogni spesa, anche nella prenotazione delle stanze di hotel, una cosa tanto voluta da Ed Nordholm e a suo tempo mai applicata neanche dalla WWE.

Quindi in sostanza, si, con Corgan al regime sarebbe stato tutto totalmente diverso, probabilmente buono o migliore nel primo biennio di attività, non di certo nel lungo termine.

Basandomi in prima persona su quanto visto nel suo regime NWA e quanto invece assaporato nel regime Anthem con la TNA, è andata decisamente bene così.

Prendendo in riferiemnto sempre il commento di Franco, perché non sentirsi almeno un minimo attratti da ciò che sta succedendo anche in queste settimane a iMPACT?

Mustafa Ali e la sua run da campione X-Division sono quanto di più vicino all’epoca d’oro della categoria tra il 2005 e 2007.

Il mid carding è attraente sia televisivamente con profili come Joe Hendry, che qualitativamente con gente come Kazarian, EY, Steve Maclin, Mike Santana…

Il main event fa il suo grazie al System e quella lotta al regime che Nic Nemeth prima e BROKEN Matt poi vogliono portare avanti.

La categoria Knockouts, sia in singolo che in tag, è continuamente capace di sfornare un prodotto di qualità nonostante ogni anno perda qualche “pezzo”, l’ultimo Deonna Purrazzo accasatasi senza gloria in AEW. A testimonianza di ciò, osservate bene Jordynne Grace, forse la professional wrestler femminile migliore di questo 2024.

Tag Team Division di altissima qualità, a testimonianza di ciò, recuperate la recente contesa titolata tra System vs Speedball Mountain e ve ne farete una ragione, due team con più di una spanna avanti ad altri tag come quelli attualmente detentori dei titoli di coppia in casa WWE (giusto per fare l’esempio con la federazione più grande e importante del business).

Morale della favola… con il senno di poi, almeno finora, no, di Billy Corgan mi è bastato quanto di buono da lui proposto otto anni addietro, ma alla domanda “Cosa sarebbe stata la TNA sotto la sua gestione?”, rispondo serenamente qualcosa di complessivamente inferiore a ciò che è adesso la Total NonStop Action Wrestling.

Lunga vita ad Anthem, almeno finora.

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