WrestleMania XL e la sua WrestleMania week sono un ricordo, un lungo racconto nelle nostre memorie con un protagonista sopra tutti gli altri, “The American Nightmare” Cody Rhodes.
Dal miserabile, all’indimenticabile, fino a divenire l’indiscusso campione della World Wrestling Entertainment.
C’è però una piccola fetta del passato di Cody, quella al di fuori degli schermi WWE che non tutti ricordano, vi sto parlando ovviamente del suo periodo vissuto nella Total NonStop Action Wrestling.
Cody Rhodes in TNA
In una sera di un freddo ottobre in cui una TNA nelle mani di Dixie Carter e Billy Corgan vacillò letteralmente sull’orlo del fallimento e fu vicina alla svendita proprio verso la WWE, un certo “The Miracle” noto negli anni in ROH come Mike Bennett si ostinava a crearsi la propria vendetta per recuperare il rispetto che, a detta sua, lui e sua moglie Maria Kanellis meritavano, ma il duo venne interrotto di lì a poco dal debutto proprio di Cody Rhodes e sua moglie Brandi.
Segmento interessante se non fosse stato per la fase iniziale della rissa scaturita per mano di due donne molto più simili a due manici di scopa piuttosto che a due vere e sane lottatrici di professional wrestling (lungi da me il criticare la loro parte wrestlinghiana, ma c’è un motivo se entrambe non hanno mai avuto uno scorcio di carriera brillante sul ring e, specie per Maria, ci si è concentrati sull’aspetto “entertainment”).
Uno scorcio non propriamente memorabile, il quale troverà smentite nelle settimane successiva, prima con la vittoria del Team Rhodes sul Team Bennett, poi con un ottima contesa valida per il titolo massimo TNA tra il “Nightmare” e l’allora campione Eddie Edwards, un no contest degno di essere rivisto anche oggi.
Infine una faida di pura gelosia vissuta contro l’allora Grand Slam Champion e pronto a divenire uno dei più importanti volti per la TNA del futuro (e così sarà), Moose.
Quest’ultimo capitolo seppur con delle basi davvero “spicciole” non fu mai considerato negativamente nel suo complesso. Le skill al microfono del buon Rhodes, da poco unitosi al Bullet Club e detentore del GFW NEX*GEN Title (cintura della compagnia prima assorbita dalla TNA, poi respinta dalla stessa dopo l’allontanamento di Jeff Jarrett nel fine estate 2017 e, tra l’altro, titolo mai perso da Cody, anzi, sparito nel nulla più totale anche in TV) aiutarono tanto la faida rendendola quanto meno appetibile al pubblico.
Un grande WHAT IF?!
Intanto la TNA cambiò proprietà passando tra le mani di Anthem Sports & Entertainment. Una serie di investimenti erano dietro l’angolo, così come la volontà di rinnovare i contratti di tutte le top star, in particolare Drew Galloway (McIntyre ndr) e Hardyz. Purtroppo però ognuno di loro fece ritorno in WWE, mentre Rhodes sceglierà il ruolo di free agent e vivere un percorso tutto suo tra ROH, NJPW e indies.
Un passo diverso che nel tempo andrà a suo favore rafforzandone il profilo.
Nel 2019 darà una grossa mano col lancio della AEW e nel 2022 torna in WWE per poi vivere tutta la meraviglia confermata attraverso i due main event di WrestleMania XL.
Cosa sarebbe potuto essere Cody Rhodes in TNA? Difficile dirlo, di sicuro un campione del mondo valido per la compagnia, avrebbe riconsegnato virtù e pudore ad una federazione che in quel periodo necessitava ancora di lavorare duro per smacchiarsi tutta la negatività vissuta e accalappiata con scellerate gestioni backstage negli anni precedenti.
Avrebbe potuto traghettare le nuove leve e aiutare tanto il prodotto, un po’ come fecero Austin Aries nella sua seconda run e John Morrison tra il 2017 e 2019.
Inoltre, conoscendo Cody, con le giuste circostanze e se circondato dalle giuste persone (per esempio Scott D’Amore e Don Callis) avrebbe sicuramente contribuito a ridare grandezza alla TNA, forse non ci sarebbe mai stata una AEW o chissà cos’altro, ma restare in una federazione con Jeff Jarrett dietro le quinte sarebbe potuto essere controproducente per l’ego e la discutibile follia mostrata più volte da “Double J” negli anni (tra l’altro proprio la figura di JJ e i suoi comportamenti furono uno dei motivi delle dipartite sia di Drew che Jeff & Matt Hardy).
E’ un grande interrogativo al quale pochi rispondono, forse perché pochi lo pongono, ma il WHAT IF?! di Cody Rhodes nella TNA Wrestling è decisamente meritevole di ulteriori approfondimenti nel prossimo futuro.
Qualora vogliate restare sintonizzati con il sottoscritto, potete recuperare la mia recente intervista fatta ad un ex stella WWE, AEW, TNA, NJPW e ROH, Bobby Fish attraverso l'episodio 388 del Pro Wrestling Culture podcast.
Ovviamente è a vostra disposizione anche la nuova puntata (389 ndr) con tutte le nostre considerazioni in merito al post-WrestleMania, il footage di Dynamite e i pronostici di TNA Rebellion e AEW Dynasty.