Dave Meltzer ha scodellato le 4.75 stelle. Era dal 2018 che non dava un voto così alto ad un match femminile, il precedente è stato lo scontro tra Charlotte e Becky Lynch a WWE Evolution. Questo significa che Thunder Rosa e Britt Baker siano brave uguali? Probabilmente no. Ma sicuramente ci dice che il contesto, una storyline scritta bene e la stipulazione giusta possono aiutare due ragazze ad avere le luci della ribaltà addosso.

L’Unsanctioned match tra Rosa e Britt è stato bello. Molto centrato su quello che dovrebbe essere una battaglia. Alcuni hanno detto che non è stato altro che una accozzaglia di spot scordinati tra loro, spesso molto pericolosi. In realtà questo dovrebbe essere un match sanzionato: non ci sono delle regole, non c’è la necessità basare tutto sullo storytelling. Se si arriva a una situazione del genere, ciò che occorre aspettarsi è cattiveria, mosse altamente pericolose, senza badare troppo al sottile. Poi loro sono professioniste, sanno come evitare degli infortuni gravi. Ma hanno saputo interpretare al meglio il culmine del loro feud.

Ecco, il culmine. Thunder Rosa vs Britt Baker è l’esempio di quello che dovrebbe essere il clumine di una faida che finisce, che dietro lascia macerie per il vinto e uno status enorme per il vincitore. Ma incredibilmente, oggi, ha uno status enorme anche la compagna di Adam Cole. Per molto tempo la AEW ci ha lavorato. Scarsa non era, però dopo la commozione cerebrale patita al terzo show, è come se avesse messo il freno a mano. I match che sono seguiti sono stati pieni di botch, di vuoti di memoria, di pause faticose. Poi quando sembrava stesse caricando almeno col personaggio, l’infortunio.

Britt è cresciuta. Non è ancora una wrestler del tutto costante, ma se messa nelle condizioni di far bene, riesce ad essere incisiva. Il personaggio funziona, l’accostamento a Reba è basilare ma funzionale. E in questo caso è stata la protagonista del primo vero feud femminile made in AEW. Gli altri o erano stati abbozzati (e finiti in maniera anonima) o erano stati inesistenti. Qui invece c’è stato un inizio ed una fine, con tappe intermedie e una conclusione giusta per quel che avrebbero voluto raccontare.

Alla fine vince Thunder Rosa, anche se nessuno ci credeva alla vigilia. Ha uno status da superstar assoluta, è cresciuta progressivamente, e l’ultimo step è rappresentato dalla vittoria del titolo mondiale. Che avverrà, perché a questo punto c’è la necessità di cambiare dopo il lungo e non certo eccezionale regno di Hikaru Shida. Sarà un bel match quello tra le due e sarebbe importante se fosse nuovamente un main event.

Ti pare poco, un main event? La AEW ha azzardato parecchio in una serata dove c’erano anche Cody vs Penta El Zero e Moxley & Kingston contro i Good Brothers. Ha azzardato ed ha vinto, raggiungendo in quel frangente lo switch da NXT a Dynamite più alto di un anno e mezzo di competizione (59 mila telespettatori). Mai era successa una cosa del genere, neppure quando nel main erano stati presenti Omega, Moxley, Cody, Jericho o gli altri performer di lusso del roster.

Significa che i fan, non solo quelli fidelizzati ma anche quelli occasionali che di tanto in tanto sbirciano su TNT, hanno ritenuto più interessante Rosa vs Baker di tanti altri match. Persino di veder Finn Balor, una superstar enorme che in WWE è diventato uno qualunque, alla stregua di un midcarder (numericamente parlando). 795 mila telespettatori totali sono una botta non indifferente ed un messaggio: puntate sulle donne. Scrivete storyline decenti per le donne. Poi i risultati verranno da sé. Intanto Mick Foley, Bully Ray e tantissime altre superstar del passato hanno visto e apprezzato parecchio.