Tre anni di FTR sono già passati in AEW. Non senza difficoltà, non senza successo, non senza grandi aspettative o grandi match. Il team ha dato tanto, ha ricevuto tanto. Ma forse è giunto il momento di salutarsi.

L’incontro di questa sera a Dynamite chiarirà le loro posizioni. La sfida coi Gunns è uno spartiacque decisivo sia da una parte che dall’altra. Se dovessero vincere, la AEW avrebbe finalmente al top il tag team che merita. Se dovessero perdere, per gli attuali campioni sarebbe come vedersi sparati in orbita in termini di status nella categoria di coppia.

Quello che rimane del loro stint è un bicchiere pieno a metà. C’è sempre la sensazione che per quanto abbiano ricevuto, potessero ricevere ancora di più. Chissà se effettivamente ci sia stato lo zampino dei Bucks in alcune occasioni mancate. Ad esempio quella title shot che ha ballato per tutto il 2022 per poi rientrare dalla finestra di recente, agita molte domande. Certo è che la AEW avrebbe avuto disperato bisogno di un loro regno, lungo e corposo. Con la certezza che sarebbero stati in grado di condurlo bene.

Dax ha detto che non c’entrano i soldi. C’entrano le opportunità personali, il contatto con la famiglia, le possibili sfide. In AEW possono essere ancora campioni, ma hanno bisogno di qualcosa di nuovo, di veramente interessante. Niente più crossover con la ROH, qualche bella interazione in NJPW. Altrimenti sarà veramente difficile che possano decidere di non firmare con la WWE, dove la categoria di coppia si è rinnovata dopo tanto lavoro.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.