Ultimamente è sotto gli occhi di tutti il fatto che la TNA stia pian piano migliorando il suo prodotto, superando in quanto ad interesse anche la WWE. Nonostante questo, per la compagnia di Orlando c’è ancora tanto da migliorare. Avvisto che questo editoriale conterrà spoiler riguardanti le puntate di Impact già registrare, ma non ancora trasmesse.

Nonostante le difficoltà legate al possibile non rinnovo del contratto televisivo da parte di Spike TV, dal dopo Slammiversary, che io considero un PPV di basso livello, la TNA è riuscita a sfornare ottime puntate condite da un lottato gradevole e delle storyline lineari.

 

La X-Division sembra in crescita, grazie agli innesti di Homicide, Low-Ki e Samoa Joe, con quest’ultimo che è anche diventato il nuovo campione. Forse non la scelta migliore, dato che ormai Joe è tutto tranne che un wrestler da X-Division, ma probabilmente per ripartire è stato giusto assegnare il titolo ad un top name. Avrei preferito qualche wrestler più bravo e giovane rispetto a uno come Homicide, soprattutto perché quest’ultimo, come Joe, non è più un wrestler adatto alla categoria. Molto interessanti anche i nuovi character di Sanada e Manik, che ora sono sotto l’ala protettiva di James Storm. Manik finalmente può avere un personaggio proprio, dato che prima di questo cambio il cambiamento tra lui e Suicide stava solo nel nome. Sanada heel non mi convince completamente, ma probabilmente con a fianco uno come Storm anche lui potrebbe rendere bene in queste vesti. Nonostante queste cose, la divisione avrebbe bisogno di altri 3/4 wrestler, che si potrebbero trovare tranquillamente nelle federazioni indipendenti.

 

Anche la categoria Tag Team sta vivendo un buon momento, ma un buon momento che è destinato a terminare a breve, dato che due dei tre team non dureranno ancora molto. Sto ovviamente parlando del Team 3D e degli Hardys, protagonisti attualmente insieme ai Wolves. Va bene sfruttare queste due coppie per regalare ancora altri dream match, ma insieme ad esse bisognerebbe avere altri nuovi team, dato che al termine di questa rivalità a tre la situazione della categoria sarà pessima, come purtroppo lo è da tanto tempo ad Orlando. Per ora però godiamoci questa faida che sicuramente ci intratterrà fino a Bound for Glory. Infatti le tre coppie si affronteranno in una serie di incontri, dove la prima coppia che ne vincerà due diventerà campionessa. Visto che per ora ognuna ha vinto un incontro ciascuno, è praticamente certo che a BFG ci sarà l’incontro finale, che probabilmente sarà anche un TLC match. Ottima cosa, dato che a meno di imprevisti questo potrebbe essere un gran bel match. Come detto prima però dopo questo periodo si rischia di avere un buio totale nella divisione di coppia. Magnus & Bram, Robbie E & Jessie, Knux & The Freak e magari Sanada & Manik; dei tag team decenti, ma non al livello dei Wolves. Quest’ultimi quindi penso siano destinati ad un regno ancora molto lungo, com’è anche giusto che sia, viste le loro indiscutibili qualità.

 

Abbiamo poi quella che è probabilmente la rivalità più importante attualmente, ovvero quella tra il team Dixie Carter e il gruppo formato da Tommy Dreamer, Bully Ray e Devon. Con questo feud ci sono stati nuovi arrivi, come quelli di Jackson e Snitsky, che però hanno già terminato i loro stint in federazione. L’arrivo più importante è stato quindi quello di Rhino, che infatti anche alla fine della storyline è rimasto in TNA, ed è ora impegnato contro EC3 e Rockstar Spud. Un buon arrivo insomma, dato che è uno di quei wrestler che ha raccolto molto meno nella major di quanto avrebbe meritato. Punto più alto della rivalità è stato comunque quando Dixie Carter si è beccata una bella Powerbomb dal paletto su un tavolo di legno. Questo pone fine quindi alla presenza on-screen della presidentessa per un po’ di tempo, dato che sicuramente prima o poi tornerà. Nonostante la grande presenza di cariatidi c’è da dire che come rivalità non è stata male, ed è riuscita a tenere impegnata questi wrestler per diverso tempo.

 

Passiamo ora alla zona più calda, quella del main event. Una parte dominata dal grande Bobby Lashley, diventato campione di “riserva” dopo l’infortunio di MVP. Nonostante la scelta sia stata abbastanza discutibile, Lashley sta conducendo un regno decente svolgendo ottimamente il suo ruolo. Buone anche le difese titolate contro Jeff Hardy e Austin Aries, segno che anche sul ring il caro vecchio tartufone è meglio di molti altri big man. Inoltre da non tralasciare il fatto che essendo lui anche un fighter MMA di un discreto livello, le sue future apparizioni in Bellator (federazione che va in onda su Spike in cui debutterà a settembre) possono portare anche pubblicità per la TNA. Quest’anno a differenza degli altri anni non si sono svolte le tradizionali Bound For Glory Series, probabilmente perché la TNA preferisce sfruttare i mesi pre-BFG per costruire al meglio la card del PPV, senza occupare le puntate con i tantissimi match del torneo. Da una parte quindi una buona scelta, ma dall’altra questa cosa mi lascia qualche perplessità. Le BFG Series erano la Royal Rumble della TNA, dato che il vincitore sarebbe andato nel main event del PPV più importante dell’anno. Era un modo più oggettivo in chiave mark per dare un’occasione così importante ad un wrestler. Probabile quindi che ora Lashley vada contro Bobby Roode all’evento più importante dell’anno, nonostante lo abbia già sconfitto, ma in modo controverso, durante gli ultimi taping TV. Anche perché non saprei proprio quali altri potrebbero essere i suoi avversari. Roode è probabilmente l’unico wrestler credibile non ancora impegnato in nessun’altra storyline a poter competere per il titolo e, probabilmente, anche a vincerlo.

 

Voi cosa ne pensate del momento attuale della TNA? Credete che dal punto di vista qualitativo sia meglio della WWE?