Diciamo da tempo che Chris Jericho ha questa aura magica, che solo i grandissimi raggiungono di piena libertà creativa, può letteralmente fare e dire ciò che vuole, con i limiti della ragionevolezza, e risultare sempre e comunque interessante e credibile. Detto questo che è condiviso praticamente da tutti, con un pizzico di provocazione, mi viene da pensare che dopo la faida contro CM Punk di qualche anno fa, non ha più avuto un ruolo rilevante, mi scapperebbe di dire che sia un wrestler finito, ormai.

Che non vuol dire che non sia capace di fare il suo mestiere, riprova il match contro AJ Styles a Raw e aver sotterrato decine di “talenti” al microfono negli ultimi tempi, ma intendo dire che non ha più niente da dare al business. Le idee sul suo personaggio sono finite, ripete ormai da anni la stessa strada, a volte bene, a volte male (Fandango), ma ai miei occhi ha perso mordente e interesse.

Certamente avrei piacere di rivedere qualcosa di più strutturato contro AJ Styles e aiutare i nuovi arrivi da NXT dopo Wrestlemania, ma ho paura che non abbia più lo star power necessario per fare quello che gli riusciva bene fino a pochi anni fa. Chris Jericho l’ho sempre percepito come un wrestler moderno, che ha avuto la sfortuna di avere Triple H che gli ha sempre sistematicamente messo i bastoni tra le ruote, non riuscendo ad ottenere e realizzare tutto ciò che si sarebbe meritato; riuscendo comunque a trovare un equilibrio tra il suo strabordante talento e la capacità di barcamenarsi nelle politiche del backstage.

Adesso è pronto per una nuova road to Wrestlemania, dopo una discreta Rumble e il battesimo per il nome del momento, da qui in poi ho curiosità del trattamento che riceverà, come dicevo prima, ho dubbi sulla sua “resistenza” a reggere il peso del mandare over uno contro uno un talento in singolo, l’impressione è che dopo il prevedibile match contro Styles a Fastlane, attesissimo per quanto mi riguarda, andrà a fare numero nel match a più uomini di Wrestlemania.

Dico queste cose con molto dispiacere e con profondo rammarico: abbiamo avuto l’opportunità di assistere alla carriera di un talento cristallino, nato per fare benissimo questo lavoro, ma con decine di difficoltà che lo hanno limitato al 40% di quello che avrebbe potuto dare ed ho sempre trovato romantica l’idea che nonostante tutto, nonostante l’essere stato fregato dal sistema, abbia il cuore talmente pieno di passione, da prendersi sconfitte su sconfitte senza battere ciglio.

Tra la realtà che non lo ha visto mai al centro dell’attenzione, nemmeno con i titoli mondiali alla vita e ciò che avrei desiderato vedere c’è un abisso; se in minuscola parte mi dispiace il trattamento che ricevono molti (Cesaro, Ziggler), quando avverrà il giorno del ritiro di Jericho, non ci saranno premi o parole per compensare lo scandalo che la sua carriera è stata.