Damien Sandow, licenziato la scorsa settimana dalla WWE nonostante fosse tra i lottatori più tifati (in barba alle poche apparizioni televisive), ha concesso una lunga intervista a Rolling Stone nella quale, tra le altre cose, ha rivelato i retroscena del proprio addio alla federazione di Stamford:
“In passato, ho avuto con loro (la dirigenza WWE, ndr) diverse conversazioni, nelle quali ho detto che, con il mio personaggio, sono state percorse tutte le strade percorribili. Cos’altro avrei potuto fare? Alcuni dicono:’La compagnia avrebbe dovuto fare questo o quello’. No, la federazione mi ha dato un’occasione e io sono stato in grado di massimizzarla. E’ tutto ciò che potevo chiedere.”
Sandow, poi, continua:
“Una volta ricavato il massimo dall’occasione che mi è stata concessa, come ho fatto, arriva il momento in cui è necessario dare una rinfrescata. La WWE, essendo una compagnia che produce programmi televisivi, ha molti uomini di talento. C’è davvero tanto talento in WWE. Non ho alcun problema con la loro esigenza di permettere agli altri lottatori di mostrare la propria arte. Non sono egoista.”