Damien Sandow, intervistato da Rolling Stone, ha ringraziato i propri sostenitori per il caloroso supporto ricevuto negli anni:

“La sera in cui sono stato licenziato, il mio telefono ha squillato molte volte. Mi sono sentito con la mia famiglia, che si chiedeva se stessi bene. Ma io stavo bene, ho detto loro di non preoccuparsi. Poi, sono entrato su Twitter: sono rimasto stupito. Mi ha scioccato vedere quanto la gente avesse a cuore ciò che mi è accaduto. Nel mondo dell’intrattenimento, in genere, le attenzioni sono rivolte al fenomeno di turno. Vedere questa reazione degli appassionati, ha significato più di ogni altra cosa per me. Vedere questo flusso di emozioni, conta ancor più delle vittorie titolate. E il sentimento degli appassionati è reciprocamente ricambiato. E’ un luogo comune dire che, senza gli appassionati, non esiste la WWE. Ma è vero; senza di loro, non sarei il lottatore che sono oggi.”