Aaron Stevens, noto in WWE come Damien Sandow, è stato ospite dell’ultimo episodio di The Brand, il podcast di Vince Russo. Questi ha domandato al vincitore del Money In The Bank 2013 se fosse un bravo ragazzo o meno, non prima di aver fatto una digressione su come sia difficile essere brave persone nel mondo del pro-wrestling, aggiungendo altresì di conoscere diversi bravi ragazzi che sono costretti alla berlina a causa del loro disprezzo per i giochi politici che si svolgono dietro le quinte:
“Sono un bravo o un cattivo ragazzo? Dipende a chi lo chiedi. Non permetterò mai ad un lavoro o ad un contesto nel quale mi trovo di esercitare su di me un’influenza tale da compromettere i miei principi. L’unica cosa su cui avevo controllo nel momento in cui mi esibivo era il mio modo di intrattenere gli spettatori e le loro reazioni. E’ questo ciò che conta per me.”
Sandow ha poi aggiunto che la vita sia più importante di qualunque lavoro; quando ha ricevuto la chiamata del licenziamento, l’ha presa con filosofia e ha interpretato l’accaduto come un modo per avere nuove occasioni. Nonostante sia stato già contattato per alcune sessioni di autografi, il suo obiettivo è quello di passare un po’ di tempo a Los Angeles, pur non disdegnando l’ipotesi di tornare a lottare a tempo pieno per una federazione, qualora ci siano i giusti presupposti.