Damien Sandow, durante l’ultimo episodio di The Brand, il podcast di Vince Russo, ha risposto così alla domanda se abbia proposto o meno delle proprie idee agli autori WWE:

“Mi ero prefissato di non rinnegare i miei principi, molestando ogni settimana gli autori con nuove idee. Certo, ho inviato loro alcune mie idee ma, dopo 10 o 12 incontri cui non è seguito nulla e visto che nessuno sembrava notare le reazioni che suscitavo (anche se faccio fatica a crederci) e, quindi, non avevano alcuna intenzione di approfondire il mio personaggio, cos’altro potevo fare? Esibirmi e cercare di lasciare il segno in grande stile, cosa che ho fatto 3 o 4 volte. Forse ho sbagliato anche la tempistica.”

Russo ha affermato che si tratti di un fenomeno insito al mondo del pro-wrestling, ma ha aggiunto di saper riconoscere un lottatore di talento, talento che egli ha dichiarato di vedere in Damien Sandow.

FONTEWrestlingNews.co & ZonaWrestling.net
Cercatore di notizie nonché, occasionalmente, editorialista, reporter e co-fondatore e co-curatore della rubrica "La Theme Song del giorno". Appassionato di wrestling di lunga data che odia l'ipocrisia e l'apriorismo sterile. Il suo compito è portare avanti l'opera di salvezza intellettuale avviata da Damien Sandow, ora noto come Aron Rex, a costo di passare per grammar nazi. Segue, in un'ottica dialettico-inclusiva, tante federazioni, dalla WWE alla PWG, passando per TNA, ROH, NJPW, NOAH e Lucha Underground. Il Nexus, Christian, CM Punk, Daniel Bryan, Seth Rollins, Bray Wyatt, Undertaker, The Brian Kendrick e, ovviamente, Damien Sandow, ora noto come Aron Rex, sono tra i suoi lottatori preferiti, senza dimenticare AJ Styles, Chris Hero, "Broken" Matt Hardy, il Bullet Club, i War Machine, Pentagon Jr, Minoru Suzuki, Satoshi Kojima, Tomohiro Ishii e Togi Makabe.