Intervistato per promuovere il tour a Dubai della WWE, Daniel Bryan ha discusso di diverse cose dal ritiro, ovviamente, alla creazione del suo personaggio. Ecco gli highlights dell’intervista:

Quanto input creativo hai avuto con il personaggio di Daniel Bryan?

Un bel po’. In sostanza funziona che è che il team creativo che ti dice  la trama e se vincerai/perderai il prossimo incontro… e ne ho persi tanti! Come un attore ti dicono il senso, la motivazione, poi tocca a te agire. Sono un attore terribile, farei schifo in qualsiasi film! L’unico modo per far bene era essere me stesso… ho fatto esattamente questo nella mia carriera. Ho guardato alla situazione e ho pensato: “Come posso risolvere questo problema?”. Poi ce l’ho fatta. Sul ring ero abituato ad avere un tutto sotto controllo a livello creativo. Solo in alcuni casi ci sono state modifiche nello script, come a Wrestlemania 28 quando persi in 18 secondi contro Sheamus. Non ho scelto io quella fine!

il tuo ritiro è arrivato come un fulmine a ciel sereno per molte persone. Senti che avresti potuto dato ancora tanto?

Ho riguardato tutta la mia carriera e ho detto “è stato quello che è stato” ma ho sempre il rimpianto di non aver dato abbastanza. Io davvero non volevo fare il discorso di ritiro. Non ero pronto per questo. RAW, guarda caso, era nella mia città, ovvero Seattle, e due giorni prima avevo avuto il parere dei medici che sapete. Non avrei potuto più lottare di nuovo. Non volevo ritirarmi quella sera ma ho dovuto. Tutta la mia famiglia era lì e mi sono fatto coraggio, decidendo di fare il discorso. In definitiva, credo che quel discorso mi abbia aiutato a concentrarmi sulla realtà e mi ha aiutato ad andare avanti. Mi sono infortunato nel mese di aprile di un anno fa e ho messo tutto me stesso nel cercare di recuperare ma poi, tutto ad un tratto, mi sono reso conto di non farcela più. Ho dovuto mollare una delle mie ragioni di vita da adulto, il fulcro della mia vita.

Quali sono i tuoi piani ora?

Una parte di me vuole rimanere coinvolto nel wrestling, perché mi piace. Ma la cosa che mi piace di più è che ne ho fatto parte. Non l’h fatto per diventare famoso o per essere una star della TV, l’ho sempre fatto per passione, perché amo il wrestling. Io amo viaggiare e l’interazione con i fan ma non potendo più lottare sarà dura. Ci sono così tante cose incredibili che si possono fare in questa vita, quindi perché non provare a fare qualcos’altro che mi interessa? Sono in alcuni progetti a livello ambientale ed ecologiche, che è forse una strada diversa. E’ quello che sto cercando di capire in questo momento un po’ così.