Ospite ad una radio, Daniel Bryan è tornato sull’argomento CTE. Ha mostrato come le statistiche al giorno d’oggi portano al risultato che su 100 giocatori della NFL 90 abbiano problemi di CTE.

In realtà, in base a quel che dice, per diagnosticare la CTE ci si basa sul valore di una determinata proteina, quindi non si può potrebbe stabilire con sicurezza se ci sono problemi cognitivi sul soggetto preso in esame. Magari un giorno scopriremo che le dosi eccessive di proteine che assumono al giorno d’oggi gli atleti potrà un giorno causare problemi come successe con gli steroidi in passato.

Daniel ha poi riferito che lo specialista a cui fa affidamento la WWE il dott. Maroon non era nemmeno a conoscenza di scansioni nucleari specifiche per il cervello. Il ritirato Wrestler di Aberdeen ha detto che se trovassero davvero qualcosa di sbagliato nella sua testa, allora non avrebbe problemi a terminare la sua rincorsa al tornare in ring. Ma il problema vero è che al momento tutti gli specialisti gli dicono che può lottare ma non gli viene accordato il permesso a farlo.

Ammettendo che il suo discorso potrebbero essere distorto vista la sua voglia di tornare a lottare ha però detto di come fra 5 – 10 anni si potrebbe essere in grado di diagnosticare CTE in maniera molto più facile. Ha detto che si potrebbe arrivare ad un punto in cui si uscirà ad esempio dall’università e si potrebbe essere testati e ci verrà detto di andare in pensione a 26 anni. Questo sarà sicuramente un grosso problema per gli sport di contatto. Ha preso ad esempio la NFL, se i bambini smettessero di giocare a calcio a causa dei problemi da contatto che possono derivare, questi si fionderanno su altri sport che ne guadagneranno di popolarità.

Daniel ha chiosato che la WWE sta cercando di proteggere lui e la loro azienda ma non sa quante persone nel roster se subissero gli stessi esami che ha subito lui, gli venissero poi dato il permesso di combattere. Ha ammesso di poter sembrare distorto e che siamo in un momento interessante della storia. Infatti a quanto afferma lui per la prima volta molte più persone muoiono per eccesso di cibo e di fame. Ha portato alla luce di come ci sono molti studi su l’eccessiva assunzione di proteine e di come danneggiano gravemente determinate parti del corpo, ovviamente non se ne sente parlare perché le aziende non hanno interesse a parlarne, ma non vuole mescolare i problemi.