Daniel Bryan ha rappresentato la quintessenza dell’underdog che ce l’ha fatta, incoronando il suo sogno di diventare campione dei pesi massimi in WWE a Wrestlemania 30. Attualmente l’atleta lavora per la AEW, sotto il nome di Bryan Danielson, dove gode già di una certa credibilità tale da essere ritenuto tra i principali main eventer della compagnia. Tuttavia, a Stanford, ha dovuto lottare contro atleti più grossi di lui quando era poco più di un mid-career in cerca di un posto al sole, ma soprattutto ha dovuto lottare contro i pregiudizi e contro chi non lo riteneva all’altezza. Nonostante la sua vittoria a Wrestlemania, ed una moltitudine di altri titoli vinti prima e dopo, Bryan ha continuato ad essere presentato come “underdog” sino alla fine della sua permanenza in WWE.
La tesi della vittima
“Hanno voluto continuare a presentarmi come underdog” ha dichiarato il Wrestler ai microfoni di One fall with Ron Funches “Ed è stato difficile anche per i fan perché hanno dovuto relazionarsi con uno che a quel punto aveva vinto già diversi titoli, e che ha sposato anche questa donna meravigliosa protagonista di un reality in tv. Non sono più uno sfavorito nella vita reale sapete? Contro Brock Lesnar è super facile esserlo… Quando hai davanti dei wrestler che non sono tanto più grossi di te, o più grossi di te ma per quanto hanno fatto in carriera hanno ottenuto meno, la gente si aspetta che io vinca, in contrasto con me che non voglio fare la parte dell’underdog”.