Dave Meltzer ha recentemente parlato, nel suo show Wrestling Observer Radio, del controverso reinserimento di Hulk Hogan nell’orbita della WWE dopo gli spiacevoli commenti razzisti (registrati a sua insaputa e poi resi pubblici) che, nel 2014, erano costati all’Hulkster anche la radiazione dall’Hall of Fame.
Meltzer ha dichiarato di credere che Hogan, nell’attimo in cui ha parlato allo spogliatoio WWE la domenica di Extreme Rules, abbia sbagliato a leggere la situazione, focalizzando il suo discorso sullo stare attenti a cosa si dice e non sul pentimento per le sue parole.
Così parla Meltzer:
“Hogan era là [nello spogliatoio della WWE] a dire che non sapeva di essere registrato, e loro [le superstar della WWE] sembravano credere che Hogan non dovesse fornire scuse, ma raccontare perché ha detto quel che ha detto. Hulk ha completamente frainteso la situazione; credo abbia pensato: ‘Io sono Hulk Hogan e i ragazzi sono i ragazzi, quindi i ragazzi solidarizzeranno tra loro'”.
Il giornalista ha poi aggiunto:
“Hogan non si stava comportando come uno che volesse espiare. Stava raccontando scuse, dicendo ‘non sapevo di essere ripreso’. Dimenticati se sei stato ripreso o meno. Sì, è successo, ma la storia qui è che hai detto delle cose orribili… devi scusarti, mostrarti pentito e dire quanto sei stato stupido, invece di rimarcare che non sapevi di essere ripreso”.
Meltzer ha inoltre parlato di uno spogliatoio diviso, con “ben più del 50% dei lottatori scontenti”… ma non è finita qui. Sempre Dave Meltzer, infatti, ha sostenuto che la sera successiva, durante Monday Night Raw, nessuno ha menzionato Hogan nel backstage perché si temevano ripercussioni se qualcuno avesse detto la cosa sbagliata a riguardo, definendo inoltre “misterioso” il silenzio che ha seguito il “ritorno” di Hogan.
Sono interessanti, infine, altri commenti di Meltzer.
– Uno riguarda la (percepita) mancanza di sincerità nelle parole di Hogan: “Penso che le persone abbiano la mente abbastanza aperta per perdonare un uomo realmente pentito, ma il problema è che questa è una situazione reale… mentre Hogan, sfortunatamente per lui, è una persona che vive in un mondo lavorativo. Lui è Hulk Hogan: niente di più, niente di meno. Quello è il mondo in cui ha vissuto per tutta la sua vita adulta… tutto il mondo è lavoro, lavoro, lavoro. Trovo difficile stabilire la sua sincerità, perché non è mai del tutto sincero”.
– Un altro concerne la mancanza d’interesse delle superstar nel “riportare” Hogan nella compagnia: “Questo è il business e uno pensa agli sponsor, ai fan, ai media. Non pensi ai tuoi dipendenti, perché credi che i tuoi ragazzi si allineeranno dietro di te anche se sono infelici – e se lo fossero, non lo diranno certo a qualcun’altro. Questo è il modo in cui la WWE opera: siamo una grande famiglia felice”.
– In un ultimo pensiero Meltzer afferma di sapere che la maggior parte del roster WWE si sente esattamente come descritto dal New Day e, nello stesso momento, ha detto di apprezzare molto il coraggio di Titus O’Neil – che, a sentire Meltzer, avrebbe rischiato molto a livello professionale una volta esternate pubblicamente le sue considerazioni in materia.