La WWE ha da sempre una politica molto decisa e stretta nei confronti delle violazioni al Wellness Program, una apposita procedura antidoping nata per bloccare l’utilizzo delle sostanze illegali e per punire i lottatori che ne fanno uso. Questo programma di punizioni sembrerebbe però essersi moderato negli ultimi tempi.
A spiegare le motivazioni di un presunto alleggerimento di pena è stato il noto giornalista Dave Meltzer, che tramite la radio ufficiale del Wrestling Observer ha cominciato ad analizzare il fenomeno dai recenti avvenimenti che hanno avuto Jeff Hardy come protagonista, salvo poi elargire il contenuto del suo discorso all’intera federazione. Meltzer sostiene infatti che la WWE stia chiudendo gli occhi troppo spesso nell’ultimo periodo, facendo procedere la propria politica basata sul non voler licenziare nessuno in un periodo in cui la concorrenza sta insorgendo con tanta convinzione.
Ecco le parole del giornalista: “Non possono permettersi di licenziare Jeff Hardy, perchè andrebbe in AEW e diventerebbe una stella della compagnia. Ormai mi è chiaro. Non licenzierebbero più nessuno che abbia già ottenuto il terzo richiamo, adesso è noto, non succederà. Non faranno sapere se qualcuno incapperà in un terzo richiamo.” Per chi non fosse informato sui procedimenti del Wellness Program, ottenere un terzo richiamo significherebbe licenziamento. I primi due richiami consisterebbero invece in una sospensione rispettivamente di 30 e 60 giorni.