John Cena è stato, come ricordato a più riprese, annichilito nel main event di Summerslam da Brock Lesnar. Ma come è stato gestito il nostro amato ed odiato beniamino in queste settimane? Più scostumato di Nikki Bella, ecco a voi l’editoriale odierno.

Il massacro avvenuto a Summerslam, per come è avvenuto, avrebbe dovuto dar luogo ad una cospicua assenza da parte di Cena per vendere la miriade di suplex ed F5 assestate. Invece Cena è mancato appena una settimana nell’arco della quale ha annunciato, o meglio, fatto annunciare da Triple H durante una puntata di Main Event che avrebbe fatto ricorso alla sua clausola di rematch, rifugio sicuro per bookers poco fantasiosi. Tuttavia, la scorsa settimana nello show rosso lo stesso Triple H ha messo in discussione la sua scelta, unendosi al coro delle voci degli Hall of Famer HBK e Flair che vedono Cena come poco pronto a riaffrontare il mastodonte albino, dunque la situazione in toto risulta essere Bad For Business. Il tutto va letto in duplice chiave, usando i due promiscui ed abusati termini smart e mark.

In chiave smart, qualcosa decisamente non quadra. Si perché in caso di rematch, Cena non sarebbe dovuto andare incontro ad una sconfitta così netta e senza appello, oltre al fatto che l’annuncio fatto a main event dallo stesso HHH mi sembra un chiaro sintomo di una decisione poco ponderata, indicante una preoccupante mancanza di alternative valide. Anche la gestione di Cena, disperatamente impegnato a riconquistare il manto di invincibilità così violentemente strappatogli di dosso da Lesnar a scapito del buon Wyatt, mi sembra una frettolosa e dovuta riparazione in vista di un Night Of Champions piuttosto sottotono. Diverso il discorso dal punto di vista mark.

Dopo una sconfitta così netta e definitiva, il character di Cena non può non vivere secondo il suo mantra “never give up” e rialzarsi più determinato che mai. L’idea che i booker vogliono far passare è che John per vincere deve evolvere in qualche modo, usando le stesse mosse che lo hanno messo a tappeto ed assumendo quell’aggressività tipica del suo avversario, divenendo qualcosa di mostruoso per sconfiggere l’oscurità con le sue stesse armi. Tuttavia non si ha mai il coraggio di andare fino in fondo.

Vedere Cena aggressivo, e poi vederlo scherzare con Flair in un segmento dannatamente evitabile è incoerente con la scelta che si vuole far passare. Senza contare che basterebbero piccolissime cose: anche una lievissima variazione nell’attire, ad esempio una semplice maglia nera al posto di queste sgargianti, potrebbe suggerire dal punto di vista visivo quel “lato oscuro” di Cena che vogliono così disperatamente vendere ai fan più smaliziati a cui il buon John proprio non piace. Questa finta e forzosa evoluzione, o involuzione che dir si voglia è un tentativo piuttosto incoerente e poco convinto: sono sicuro che per vendere ulteriormente questo cambio di attitudine (Attitude Adjustment

, scusate il gioco di parole) il match finirà con l’essere maggiormente competitivo e combattuto, con qualche suplex assestato all’attuale Campione che dovrebbe comunque conservare il Titolo, magari con tramite qualche interferenza. Questo main event, dunque, si profila come un vero campo minato in cui entrambi i wrestler hanno più da perdere che da guadagnare…cerchiamo di analizzare i singoli scenari possibili, in ordine di probabilità eventuale.

Lesnar vince di poco ed in modo sporco: in questo caso ad uscire indeboliti sarebbero sia Cena che Lesnar. Il primo sarebbe andato in ogni caso incontro ad una nuova sconfitta consecutiva in un match titolato, a prescindere dalla purezza dell’eventuale schienamento, mentre il secondo si vedrebbe in ogni caso “regredito” rispetto alla netta ed importante vittoria concessagli il mese precedente. Bad Idea.

John Cena vince di poco in modo pulito: Lesnar ne uscirebbe a dir poco distrutto dal punto di vista di immagine, lasciando svanire l’aura di semidio acquisita prima a Wrestlemania e poi rafforzata a Summerslam, mentre Cena avrebbe appunto concesso un Job con la J maiuscola per…nulla, ripristinando uno status quo che non fa comodo a nessuno. Bad Idea.

Lesnar vince nettamente, replicando l’impresa di Summerslam: Cena ne uscirebbe ancora più indebolito, e per ricostruirlo in modo credibile ne dovrebbero fare le spese eserciti di heel impilati in fronte da 10 stile Persiani alle Termopili. A questo aggiungiamo che Lesnar non ne uscirebbe ne arricchito ne rafforzato, e dunque anche questa si configura come una Bad Idea.

Ci troviamo di fronte, dunque, ad un vicolo cieco, strada in cui la WWE sovente ama infilarsi nel tentativo vano di fare inversione ad U quando oramai è troppo tardi. Ed in genere, quando vi sono queste situazioni senza via di scampo, la soluzione è sempre una: un finale sporco in grado di suscitare le ire anche del Ghandi dei fan di wrestling. Una sconfitta per squalifica, un contout, ventiseimila ref bump o cose simili: è forse dai tempi di Bryan/Orton che non assistiamo a virtuosismi di questo genere, dunque NOC potrebbe essere il PPV ideale per rivangare i bei tempi andati. L’unica cosa che mi lascia speranzoso è che con i numeri del network in calo, c’è meno margine per far imbestialire in fan di tutto il Globo, tuttavia questo match lo vedo pericolosamente incerto. L’unica cosa in grado di limitare i danni potrebbe essere un’interferenza sensata, ma vedo davvero pochi candidati a tale intervento.

Seth Rollins, braccio armato dell’Authority? Kane ed Orton? Oppure Flair, usato in qualche segmento criptico da un mese a questa parte, nel tentativo di non far raggiungere a Cena quota 16 Titoli?

Più penso a questi scenari, e più penso che uno sfidante ottimo in questo periodo di transizione sarebbe potuto essere Batista. “Bello” asserirete voi in modo sferzante penetrando nell’etere, ma seguitemi un secondo nel mio ragionamento.

Batista non sarà, probabilmente, mai famoso come lo è adesso visto l’inaspettatissimo successo del Film Marvel “Guardian of The Galaxy”. L’ex Campione, aggiungo, ha ancora un rematch da spendere a seguito della perdita del Titolo a Wrestlemania, ha un background (minimo ma esistente) nelle MMA, è andato via da Babyface e ci vorrebbe assolutamente pochissimo per renderlo amato (magari annientando, da star di Hollywood, la finta star Miz ed il suo lacchè Sandow un po’ come fece con Simon Dean in quel di Smackdown anni addietro) ed infine sarebbe dispostissimo a perdere una faida importante, pur di chiudere il suo stint in modo rilevante e non anonimo.

Il match che ne uscirà sarà atroce? Forse. Tuttavia Batista una volta allontanato lo spettro di Bryan, artefice in gran parte del suo recente fallimento, potrebbe avere ancora qualcosa da dire in zona Main Event in modo organico e non artificiale, come avvenuto alla Rumble quando ha conquistato qualcosa di percepito come “non suo”.

E voi come bookereste il ME di Night Of Champions per limitare i danni? E chi vedreste come sfidante di transizione in vista del definitivo avvento dell’Impero Romano?

Danilo