La Hall of Fame in WWE, per molti wrestler, è il culmine della propria carriera, il riconoscimento ultimo per anni di sacrifici nel nome del divertimento di noi fan. E se finora sono già tanti i nomi del passato che hanno ricevuto il famigerato anello della HOF, sono ancora tanti i wrestler potenzialmente meritevoli di questo onore che ancora attendono una chiamata. Tra questi c’è sicuramente uno dei team più iconici degli anni Ottanta e Novanta: Demolition.

Tutta colpa di Vince McMahon

Intervistati dal podcast Hitting the Turnbuckle, Ax e Smash hanno parlato apertamente delle polemiche riguardanti il loro potenziale ingresso nella Hall of Fame WWE, specificando che il motivo del loro mancato inserimento finora è prettamente politico, e legato soprattutto al loro rapporto tormentato con Vince McMahon.

Ax: “Beh, non abbiamo mai avuto alcuna obiezione all’entrare nella Hall of Fame. C’erano un sacco di questioni politiche e ora è cambiato tutto. Speriamo che sia cambiato per il meglio nei nostri confronti. Ma non siamo mai stati contattati da nessuno ai piani alti e, come hai detto prima, l’unica persona che prendeva decisioni prima d’ora era Vince, e noi non eravamo sulla lista dei “mi piace” di Vince, direi. Ma non siamo mai stati contrati all’ingresso in HOF. Non abbiamo mai rifiutato di essere inclusi in qualsiasi cosa con la WWE. Quindi c’è sicuramente la possibilità che accada. Ma una cosa è sicura, non ci abbiamo mai perso il sonno.”

L’invito (rifiutato) alla HOF 2024

Eppure, a quanto pare, Triple H ha già mosso dei passi per ricucire il rapporto difficile tra uno dei tag team più vincenti di sempre e la WWE: Smash ha infatti raccontato che Hunter ha invitato il duo ad assistere alla cerimonia della Hall of Fame 2024 e a WrestleMania XL, ma che lui e Ax hanno dovuto rifiutare per non venir meno a un impegno già preso.

“L’anno scorso, nel periodo di WrestleMania, subito prima di WrestleMania, ci hanno chiamati. Ci hanno invitati a WrestleMania e alla Hall of Fame e questo è stato un grande cambiamento con Triple H lì. Sono sicuro che è stata tutta una sua idea. Purtroppo abbiamo dovuto rifiutare perché la persona che chi ha ingaggiati ci ha pagato il viaggio ed eravamo impegnati con lui, quindi non è che potevamo semplicemente andarcene, piantarlo in asso e andare di là. Spero che abbiano capito e dovrebbero averlo fatto. Ma è stata la prima volta che ci hanno detto, ‘Ehi, ragazzi, volete venire qui e stare con noi?’ Per cui è stato un bel segnale.”