Ci siamo: questa domenica avrà luogo Hell In A Cell. Questo ppv prende il nome dall’omonimo match a tema, ossia l’Hell In A Cell Match: un scontro tra due o più lottatori rinchiusi all’interno di una gabbia d’acciaio alta 6 metri. Questa particolare gabbia, usata in tutto 38 volte, ha regalato moltissime emozioni nel corso degli anni: grazie a momenti estremi e duelli da ricordare, l’Hell In A Cell è diventata una delle attrazioni più classiche ed affascinanti della WWE. Data la vicinanza alla nuova edizione dello show a tema, oggi sono qui per ripercorrere la storia della stipulazione, stilando una personale classifica sui miei 5 Hell In A Cell Match preferiti di sempre. Senza indugiare oltre, possiamo iniziare.

5) Seth Rollins vs Dean Ambrose, Hell In A Cell 2014

Una delle rivalità che più ha meritato l’utilizzo della struttura negli ultimi anni. Un buonissimo scontro che racchiude in sé tutta l’intensità avuta nel corso del feud, resa ancora più viva dalla cella infernale. Purtroppo, si ha l’impressione che, se questi due avessero avuto modo di scontrarsi senza il TV-PG, ne sarebbe uscito davvero un capolavoro di violenza e brutalità, ma il risultato rimane comunque più che soddisfacente. Sia Rollins che Ambrose hanno saputo tirare fuori un’ottima prestazione, avvantaggiati pure dalla grande alchimia generata tra di loro grazie a diversi mesi di rivalità. La contesa raggiunge il suo picco più alto quando i due si trovano a scalare cella nello stesso momento per poi precipitare sui tavoli dei commentatori: un momento davvero bello ed adrenalinico, non si vedeva da anni uno spot del genere. Ho apprezzato particolarmente questo scontro perché sono riuscito a cogliere a pieno l’emozione che i due stavano cercando di trasmettere, cosa che mi ha tenuto attaccato allo schermo fino alla fine dell’incontro. Il finale lascia un po’ a desiderare, soprattutto perché è troppo casuale, ma tutto ciò non rovina il risultato.

4) The Undertaker vs Edge, Summerslam 2008

Circa un anno fa io decisi di non inserire questo match nella lista dei miei scontri preferiti di Summerslam perché avevo ricordi troppo confusi sulla contesa. Per questo, ho deciso di recuperare l’incontro, e, se dovessi tornare indietro, farei di tutto per inserirlo in quella determinata graduatoria. L’aggettivo “vario” descrive alla perfezione questo scontro: difatti, ogni fase dell’incontro è contraddistinta da mille sfaccettature diverse, che rendono la contesa imprevedibile ed entusiasmante. In particolare, ho apprezzato la maniera con la quale sono stati utilizzati gli oggetti contundenti: sia Taker che Edge hanno dato sfogo alla loro “creatività”, usando strumenti di ogni tipo, come scale, gradoni, tavoli ed addirittura una telecamera. Inoltre, l’interazione con la struttura è molto buona, soprattutto quando il canadese esegue una Spear sul becchino, distruggendo una parte della gabbia e permettendo ai due di poter fuoriuscire. Infine, voglio sottolineare come pure l’aspetto psicologico sia messo particolarmente in risalto, soprattutto con la Rated-R Superstar che si approccia fin da subito all’incontro senza temere il Deadman. Undertaker vs Edge di Summerslam 2008 è la rappresentazione di come sia possibile creare un Hell In A Cell Match bello ed estremo pure nella PG Era.

3) Brock Lesnar vs The Undertaker, Hell In A Cell 2015

“I am the advocate for the most non-PG a** kicker of the PG Era!” disse Paul Heyman nell’episodio di Raw post-Wrestlemania 31. Bene, questo match è la prova di quella frase. Lo scontro di Lesnar e Undertaker di Hell In A Cell 2015 è uno degli incontri più brutali e spietati mai messi in piedi dall’avvento del TV-PG. Uno scontro crudo, che porta addirittura i due wrestler (volontariamente o non) a sanguinare. Dopo anni ed anni di battaglie atipiche all’interno della struttura, la WWE ci ha offerto questo incontro intenso e sopra le righe. Anche in questo caso, l’utilizzo della gabbia non è forzato, anzi, una rivalità così intensa merita di terminare all’interno della struttura. Nonostante non sia un incontro propriamente dinamico e fluido, questo scontro riesce a fare la sua sporca figura, riportando in auge un modo di fare wrestling appartenente alle epoche passate, proponendo qualcosa di diverso e soprattutto divertente da vedere. Ricordo l’emozione con la quale sono riuscito a godermi tutto il match, cosa che mi ha permesso di saltare in piedi ad ogni minima azione estrema. Un bel ritorno al passato. Chapeau.

2) Batista vs Triple H, Vengeance 2005

Per prima volta, parlo di un Hell In A Cell Match disputatosi prima dell’avvento del TV-PG. Un incontro cruento, quasi affascinante nella sua violenza. Per avere ricordi migliori di questo match ho deciso di recuperarlo negli ultimi giorni, e, nonostante io abbia quasi 20 anni, ho fatto smorfie di dolore nel vedere i due colpirsi con la sedia avvolta dal filo spinato. Oltre a questo, l’utilizzo delle catene, del martello, ma soprattutto i volti dei due lottatori ricoperti di sangue, in particolar modo quello di Hunter, fanno di questo match un incontro nettamente migliore a quelli precedenti in termini di brutalità. Sicuramente stiamo parlando di un incontro lento, cosa normale considerando i due wrestler coinvolti nella contesa, ma che si lascia vedere tranquillamente. Forse questa mia valutazione sarà leggermente condizionata dal fatto che io abbia iniziato a seguire questa disciplina grazie a Batista, quindi seguo sempre con una certa attenzione i suoi incontri, ma devo dire che questo incontro mi ha divertito in maniera particolare. Trovo inoltre molto interessante il finale, dove HHH riesce quasi a colpire l’avversario col martello, ma quest’ultimo riesce a sferrare la Batista Bomb prima che tutto ciò avvenga, ponendo la definitiva parola fine sul regno del terrore. That’s what Hell In A Cell is all about.

1) The Undertaker vs Triple H, Wrestlemania 28

Ebbene sì. Dopo aver fatto un articolo di critica su questi tre la settimana scorsa, ora li metto in cima alla classifica. Purtroppo, non posso farci niente: questo match è bellissimo. Dopo un inizio che fatica leggermente a carburare, il seguito diventa storia. Partiamo dall’aspetto psicologico: non c’è nessun personaggio che rimane statico dall’inizio alla fine. Prendiamo in questione ogni singolo soggetto: Undertaker col corso del match inizia a fidarsi sempre di meno di chi gli sta intorno, tanto da applicare la Hell’s Gate a The Heartbreak Kid, incrementando allo stesso tempo la volontà di riscatto; Triple H diventa sempre più spietato e cinico; Shawn Michaels si dimostra sempre meno imparziale, invitando l’amico di sempre a calmare la sua rabbia e consigliando a Taker di non proseguire per il suo bene fisico. In più, se il match non soddisfa i fan più attenti all’aspetto tecnico, sicuramente riesce a compensare a tutto ciò con il lato emotivo. Vi faccio un esempio: chi di voi è rimasto impassibile al kick-out del Phenom dopo la combo Pedigree-Sweat Chin Music? Chi non ha pensato nemmeno un secondo al fatto che la Streak potesse essere finita? Non c’è da aggiungere altro. Un capolavoro.

E voi, siete d’accordo con questa lista? In caso non lo foste, che match cambiereste? Con quale incontro lo sostituireste? Fatemelo sapere nei commenti.

The Notorious