AJ Styles contro Samoa Joe. Un incontro che non sarebbe suonato strano se vi foste sintonizzati sulla TNA, un po’ di più se vi avessero detto che si sarebbe svolto in WWE
Eppure è accaduto: due wrestler di cui di uno si diceva che l’avessero preso solo a fare la chioccia ad NXT e non l’avrebbero neanche promosso nel main roster, dell’altro si aveva una paura tremenda che finisse molto male, che già col debutto alla Rumble non l’avevano neanche inquadrato a modo; questi due wrestler adesso si trovano ad affrontarsi per il titolo WWE, nel secondo capitolo del loro feud dopo il primo match a SummerSlam
In queste settimane la WWE ha deciso di puntare sul “family feud”, inserendo nella contesa la famiglia di AJ Styles, una famiglia trascurata da AJ, troppo impegnato a difendere il suo titolo per essere un buon marito e un buon padre. Lo ammetto: di base i feud in cui si tirano di mezzo i familiari non mi fanno impazzire. Ho molte riserve su questo tipo di feud, che rischia di scadere nel pessimo, pessimo, pessimo gusto e bisogna esser veramente bravi per farlo funzionare, altrimenti si rischia solo il trash più becero. Anche stavolta, sulla carta, la cosa non sembrava entusiasmarmi molto: tirare in ballo la famiglia di AJ Styles? Perché? Per qual motivo? Leggere una lettera ad alta voce su uno stage? Rivolgersi minacciosi alle telecamere, millantare di rapire la moglie di Styles in stile ratto delle Sabine? Tutto ciò aveva (ha, non diamoci ancora per salvi) una percentuale di fallimento altissima
Eppure, cos’è che sta facendo funzionare il tutto? Samoa Joe
Nulla da togliere ad AJ Styles, intendiamoci, ma sappiamo tutti che per rendere grande un eroe serve un grande cattivo e Samoa Joe il suo ruolo lo sta svolgendo egregiamente. Quando ha letto la missiva di Wendy non era ridicolo, era odioso; quando ha promesso di diventare il nuovo marito di Wendy non era trash, era viscido e inquietante; quando si è rivolto direttamente alla famiglia di Styles alla tv era il vero lupo cattivo delle fiabe; infine, quando ha promesso di far visita personalmente a casa di Styles, non era stupido o banale, era disturbante, come solo un gran villain sa essere
Di fronte alla capacità di far funzionare così bene un simile copione, mi sono resa conto ancora una volta di quale grande performer sia Samoa Joe, perché che son cose che tendi a dimenticarti quando un personaggio sparisce dalle scene per un po’, non ha un feud ben delineato, tendi a scordartelo e a concentrarti su chi calca continuamente la scene, non c’è niente di sbagliato in questo; poi quel personaggio ritorna in forma smagliante e con un solo promo ti ricorda di che cosa è capace e tu non vedi l’ora di ammirarlo all’opera
Il feud con Brock Lesnar non mi aveva convinto, non così tanto almeno, forse per la difficoltà di gestire due character sostanzialmente heel assieme, o forse solo la scontatezza del risultato. Già col feud con Roman Reigns le cose sono cambiate: Joe aveva deciso di aprire gli occhi a Roman, aveva deciso che il samoano non poteva continuare a sfidare Lesnar ancora e ancora e ancora, perché era una battaglia persa ed era compito di Joe liberare Reigns dall’ossessione per The Beast. Se volessi fare una battuta direi che il buon VillaJoe stava cercando di salvare noi tutti dagli ennesimi “Lesnar vs Reigns” che avremmo visto in futuro; ma anche parlando seriamente, a me quel tipo di promo è piaciuto non poco: un Joe che a un certo punto decide di voler cambiare la vita di qualcuno, perché crede che sia la cosa migliore per lui, che sia un Reigns ossessionato dal voler sconfiggere Brock Lesnar o un Daniel Bryan ossessionato dal ritorno sul ring, una sorta di divinità moderna che discende dal cielo per mostrarti quale sia la via giusta, oppure un grande fan di “Io e la mia ossessione” magari, sta di fatto che mi è piaciuto e anche parecchio
Con AJ Styles il copione è il medesimo: Samoa Joe ha deciso che Styles deve starsene a casa a fare il padre. Così è, punto. Oppure, si può pensare che Joe abbia semplicemente il titolo WWE in mente e che, da bravo heel, si aggrappi a tutto per convincere noi altri che lui è il buono, che lui non sta sfidando Styles solo per portargli via la cintura, no no, lui lo fa per un bene superiore, per restituire un padre alla sua famiglia. Geniale nella sua semplicità
Voi come la vedete? Ho lodato troppo Samoa Joe? Pensate che i suoi promo in fondo non siano nulla di che, o concordate che stia dando una marcia in più al feud con AJ Styles?