Si avvicina sempre di più il debutto sul Ring di Maurizio Merluzzo, a SIW Giorno del Giudizio 2022, il prossimo 23 Gennaio a Collesalvetti (LI).
Nelle scorse settimane, sul nostro sito vi abbiamo mostrato e fatto conoscere il progetto video “Vita da Wrestler”, realizzato da Merluzzo assieme al suo amico e “partner in crime” in tutti i suoi progetti su Youtube: il regista e sceneggiatore Paolo Cellammare.
Questa settimana vi abbiamo presentato l’intervista a Paolo Cellammare, oggi concludiamo questo approfondimento del progetto Vita da Wrestler con il suo protagonista, Maurizio, in una intervista esclusiva per ZW:
Enrico: Innanzitutto Grazie mille per aver concesso questa intervista per ZW, prima di Vita da Wrestler conoscevamo già la tua passione per il Wrestling, ma da dove nasce? Quando è stato il tuo primo incontro con questa disciplina?
Maurizio: Innanzitutto grazie a voi e grazie del supporto alla serie che state dimostrando!
La mia passione nasce in realtà da bambino, quando guardavo il wrestling in TV con la telecronaca di Dan Peterson e passavo i pomeriggio coi giocattoli e il ring che mi regalarono per Natale!
Ho sempre visto il wrestling come qualcosa di incredibile. Crescendo, come molti, inizi a intuire delle cose guardandolo, e ti domandi “è finto? È reale?” ma quando superi questo dubbio scopri che è un meraviglioso show, uno spettacolo live fatto da atleti e attori che interpretano un grande ruolo all’interno della storia che stanno raccontando; è un po’ come vedere un film d’azione ma dal vivo!
Enrico: Quali sono stati i tuoi primi idoli? E quando hai visto per la prima volta uno Show di Wrestling dal vivo?
Maurizio: I miei primi idoli, come penso molti della mia generazione sono stati Ultimate Warrior, Hulk Hogan, Andre de Giant e tutti i wrestler della WWF.
La prima volta che vidi il wrestling dal vivo fu uno show della ICW nel 2012 e per un po’ di tempo continuai a seguirli.
Enrico: Qual è il tuo Match del Cuore? E quale è il Match più “particolare” che ricordi?
Maurizio: Il mio match del cuore combacia con quello che più ricordo, ovvero Ultimate Warrior contro Hulk Hogan a Wrestlermania 6 visto a casa di un amico!
Fu lì che mi innamorai di UW e delle sue mosse!
Enrico: Come hai scoperto l’esistenza del Wrestling italiano?
Maurizio: Come dicevo prima ho iniziato a seguire la ICW diversi anni fa proprio perché volevo sapere se c’era anche in Italia un modo per poter vedere il wrestling dal vivo, e così mi informai tramite internet alla ricerca di qualche evento live a Milano, all’epoca vivevo lì.
Enrico: Com’è nata la serie Vita da Wrestler? E come siete arrivati tu e Paolo a collaborare con la SIW?
Maurizio: L’idea di creare questo progetto nasce diverso tempo fa, nel 2013! Contattai ka ICW, perché come ho detto all’epoca vivevo a Milano, solo che ovviamente, non c’era ancora da parte mia l”esperienza, i fondi e la capacità per produrre quello che avevo in mente, poi arriviamo a giugno del 2021.
Un anno abbastanza pensante per me, tanto da arrivare al punto di non avere più voglia di fare niente, finché verso giugno Paolo mi ha detto “scrivi tu, butta giù quello che hai sempre voluto fare e poi ci penso io a strutturarlo e dividerlo in puntate!” Ci ho pensato e mi sono chiesto quale fosse la cosa che ho sempre voluto fare ma che non ero mai riuscito a concretizzare davvero, e per fortuna la risposta non ci ha messo molto ad arrivare, “IL WRESTLING”.
Quindi mi sono messo a scrivere quella che poi è la serie che sto portando su youtube. Inizialmente ammetto che, alla vista di un creator/influencer che vuole approcciarsi al mondo del wrestling per diletto avrei trovato delle porte chiuse, invece dopo tanti mesi passati ad allenarmi e a studiare con la SIW posso dire di aver davvero trovato una famiglia!
Certo le critiche non sono mancate, ma quelle fanno sempre parte del gioco.
Enrico: Le reazioni alla serie sono state entusiaste ed interessate, ti aspettavi queste reazioni dal pubblico che ti segue e dagli addetti ai lavori?
Maurizio: Devo dire che ogni volta che ho parlato di Wrestling sul mio canale ho sempre ricevuto ottimi riscontri, quindi probabilmente ho pensato che se mi fossi messo in gioco in prima persona la cosa sarebbe stata ancora più apprezzata! Fortunatamente così è stato e sono davvero felice che il mio pubblico sia con me in questa mia nuova serie, e lo stupore di tanti messaggi di tanti wrestler italiani professionisti contenti di questa mia iniziativa mi ha davvero motivato ad andare avanti e continuare!
Enrico: Nel corso di Vita da Wrestler, quale momento ricordi con maggiore piacere o divertimento della lavorazione? C’è un aneddoto particolare che vuoi raccontarci?
Maurizio: In realtà credo sia stato, ed è ancora, tutto un grande viaggio alla scoperta principalmente di me stesso.
Non la dico come una frase fatta ma veramente ho ritrovato quella voglia, quella motivazione e quella passione che non avevo nei confronti di qualcosa da anni. Il momento più emozionante è sicuramente quando sono arrivato per la prima volta a Cascina alla sede della SIW e ho conosciuto tutte le persone che la compongono, non solo chi combatte ma anche chi scrive, si muove dietro lo quinte, commenta e fa le riprese.
Non dimentichiamo mai che uno show non è tale senza tutti i ruoli che lo compongono, e spesso si rivolge l’attenzione solo verso chi è sul ring e ci si dimentica di chi si fa il mazzo perché tutto funzioni e vada nel modo giusto.
Enrico: La tua esperienza come doppiatore ed attore, ti ha aiutato nella tua formazione come Wrestler in SIW, nel capire le dinamiche del Match e delle Gimmick sul Ring?
Maurizio: Più che l’esperienza da doppiatore direi quella da attore, strada che ho dovuto intraprendere per potermi approcciare al doppiaggio. Le dinamiche del match, le gimmick, non sono che nomi diversi per identificare e strutturare uno show rispetto al teatro o al cinema, quindi sì, diciamo che la mia base attoriale mi ha aiutato molto sotto questo aspetto.
Enrico: Che idea ti sei fatto della scena italiana? Pensi che questa serie possa aiutare a farla conoscere al grande pubblico e far avvicinare persone alla disciplina?
Maurizio: Io, nel mio piccolo, me lo auguro di tutto cuore! Come dicevo ho avuto modo di vedere tanti spettacoli di Wrestling italiano, non soltanto la SIW e devo dire che il livello è davvero alto. Bisognerebbe soltanto che le persone, il pubblico, sdoganassero nella loro mente il concetto di finzione (che dopo tutti i bump che ho preso posso assicurare che finzione non è ahah) e iniziassero a godersi lo spettacolo, l’intrattenimento e lo show che stanno guardando. La cosa meravigliosa poi è quando si mischiano vita reale e gimmick e il tutto prende un sapore ancora più frizzante!
Enrico: Fra gli atleti che hai conosciuto, chi secondo te può diventare il nuovo Atleta simbolo dei prossimi anni?
Maurizio: Di nomi me ne vengono in mente alcuni, ma se mi chiedi IL nuovo atleta e usi l’articolo determinativo non posso pensare che a un nome: Adriano.
Non lo dico solo perché è stato il mio insegnante principale in questi mesi, ma perché quando si allena, quando combatte, quando parla di wrestling lo fa con la stessa luce negli occhi che molte persone vedevano in me quando da ragazzino parlavo di doppiaggio, e io questa stessa cosa la vedo in lui. Mi aspetto grandi cose da lui e sono più che sicuro che non deluderà le aspettattive!
Enrico: Il 23 Gennaio affronterai Rafael nel tuo Match di debutto, che aspettative hai? Che strategia pensi di adottare contro un veterano come lui? E che vuoi dire ai fan che verranno a vederti a Giorno del Giudizio 2022?
Maurizio: Partiamo dal fatto che Rafael mi ha insegnato indubbiamente tante cose, che poi lo abbia fatto per un proprio tornaconto lo abbiamo visto tutti. Alla fine era solo alla ricerca di visibilità e follower per innalzare il suo status, ma se sai di essere un bravo wrestler non penso ti servano sti mezzucci. Comunque sempre meglio di chi la visibilità la cerca creando inutili flame.
Come dicevo. Rafael è indubbiamente tra i più forti wrestler italiani e io sono solo un debuttante, ma dopo quello che è successo al galà non potevo tirarmi indietro! Fortunatamente la sua mole non è che sia proprio alla mia altezza, quindi penso che userò la mia superiorità fisica a mio vantaggio. Soprattutto per questo sono convinto che bisogna assolutamente venire il 23 gennaio alla Villa del Colle a Collesalvetti al Giorno del Giudizio, per vedere il mio primo e ultimo match!
Foto © Enrico Bertelli “Taigermen” – 2021
Enrico Bertelli “Taigermen”