Bray ha svelato il suo segreto, una nuova gimmick che voglio vedere all’opera al più presto. Nell’editoriale odierno voglio analizzare quanto mostrato finora e provare a ipotizzare come si presenterà Wyatt sul ring dopo i vari promo introduttivi.
Sono sui fan dal debutto in veste dark (non da Husky Harris quindi), continuo ad esserlo nonostante la gestione scellerata della WWE che spesso ha rovinato storyline con molto potenziale che lo riguardavano. Amo il genere horror e ho sempre visto in Bray un ottimo modo per rappresentarlo nel wrestling di oggi: basta zombie, vampiri e simili, l’orrore nel nuovo millennio se psicologico può spaventare molto di più. E’ più reale e quindi più pericoloso.
Per questo lui e la sua setta mi hanno sempre affascinato, così come la figura di Sister Abigail, figura mai chiarita tra la natura di spirito e quella di lato oscuro mentale del leader della Family. Sono uno dei pochi che ha rimpianti per quando fu cancellato per infortunio il match tra lui e Balor dove per la prima volta avremmo visto Bray combattere nei panni di Sister Abigail, come se fosse posseduto dalla sua musa ispiratrice. Probabilmente in WWE sarebbe uscito fuori trash a tonnellate, ma quella minima possibilità di assistere a qualcosa di interessante avrei voluto rischiarla.
Come detto, la sua gestione è stata piena di difetti. Un personaggio come il suo non può permettersi troppe sconfitte, se no le sue minacce perdono molto effetto. Immaginate l’Undertaker che regala job settimanalmente a Raw, sarebbe visto come la divinità infernale che dice di essere? Basta vedere come è diversamente percepito il fratellastro Kane, salvo per brevi periodi della sua carriera.
Un altro problema è la gestione dei promo. Un personaggio del genere ha bisogno di una storia dietro da raccontare, altrimenti i segmenti al microfono oltre a risultare ripetitivi diventano pure vuoti, parole senza alcun significato dietro. Bisogna dargli un’origine, una missione, questi argomenti il più delle volte sono stati toccati in modo molto superficiale.
Tornando al presente, dopo la parentesi comedy contro Woken Hardy era però tempo di rivoluzionare il personaggio. Con Harper in lite con la federazione e Rowan ormai accostato a Bryan ormai non poteva essere più il leader di una setta, aggiungere altri membri sarebbe stato solo il remake di un progetto non vincente. O si cancellava completamente il passato dark, di fatto facendolo ripartire da capo per la terza volta, o si rimaneva nello stesso campo ma cambiandone la sfumatura.
Abbiamo così un nuovo Wyatt (anche nel fisico) versione Tonio Cartonio che da leader di una setta passa ad esserlo di un programma per bambini. Questo però è solo l’aspetto superficiale del soggetto delle sue vignette, a me sembra evidente che tutto non sia altro che una metafora di quello che accade nella sua testa. Come fonte d’ispirazione della Firefly Fun House vedo la miniserie (che vi consiglio di recuperare su Youtube) “Don’t hug me, I’m scared”, ma i segmenti per me onirici mi ricordano in parte il maestro Lynch. I riferimenti alla strega Abby (Abigail) e alla poiana Mercy (follow the buzzards) sono fin troppo evidenti, con la Firefly Fun House descritta come un luogo dove sentirsi al sicuro. Siamo quindi nel lato della mente di Bray dove lui si rifugia per sfuggire alle voci nel suo cervello che lo hanno reso l’uomo malvagio conosciuto in WWE. Ora dice di poter controllare il suo lato oscuro e lo interpreto così: adesso ha come base questo spazio mentale in cui rifugiarsi e poter essere una persona “buona”, ma quando lo ritiene necessario può far uscire il demone (istinto omicida) che ha sempre in sé, ma che non è più a piede libero.
La grande domanda è: quanto ci metterà la WWE a mandare tutto in vacca? La risposta più probabile potrebbe essere “molto poco”, ma più interessante è chiederci come verrà riproposto in ring. E’ più facile rappresentare certe cose nei segmenti registrati (e Wyatt lo fa benissimo come al solito), ma essendo uno spettacolo di wrestling a combattere ci dovrà pur andare. Vi dico le mie ipotesi.
La prima è che le vesti ultra dark con la maschera (splendida) viste questa settimana quando ha rivelato il suo segreto siano la sua versione del Demon Balor. Nel senso che combatterebbe solitamente con l’attire della Firefly Fun House, mentre nelle occasioni speciali tirerebbe fuori il suo lato oscuro. Quello che però non mi convince troppo di questa possibilità è che in tal caso la versione più interessante di Bray sarebbe limitata a Special Event e poco altro.
La secondo idea mi attira di più. Potrebbe iniziare i match versione “buona”, poi se in difficoltà si spengono le luci e riappare con la maschera (e magari l’impermeabile nero visto nel segmento) diventando devastante. Una sorta di Dottor Jekyll e Mster Hyde. I limiti a questo esempio sono nella ripetitività in cui potrebbero cadere i suoi incontri, oltre al fatto che o lo fai vincere quasi sempre o rischi che perda molta credibilità, come d’altra parte è accaduto alla versione Wyatt Family.
E a voi sta piacendo il nuovo Bray? Avete un’interpretazione diversa dalla mia dei segmenti della Firefly Fun House? Come ve lo aspettate in ring? Fatemi sapere e Yowie Wowie!
Sergedge – EH4L