Questa settimana, un altro membro della famiglia Anoa’i è entrato nel mondo del wrestling. Rikishi, Hall of Famer della WWE, ha annunciato via Instagram che suo figlio entrerà nel mondo del wrestling con il nome di Thamiko T. Fatu. Il 36enne è il quarto e ultimo figlio di Rikishi a diventare un wrestler professionista, dopo i suoi tre fratelli, Solo Sikoa, Jimmy e Jey Uso.
La bloodline lo aspetta?
Thamiko, il cui vero nome è Jeramiah Fatu, è rimasto lontano dal mondo del wrestling fino a questo momento, ma il suo arrivo sulla scena potrebbe rappresentare uno sviluppo importante per qualsiasi compagnia per cui finirà per competere. Mentre alcuni fan stanno già speculando sul fatto che Thamiko diventerà un nuovo membro della Bloodline della WWE, il post di Rikishi su Instagram suggerisce che Thamiko è sul mercato da questo momento.
Thamiko, che Rikishi ha soprannominato “Toko Uso” online, ha molta pressione sulle spalle in quanto fa parte della leggendaria dinastia della famiglia Anoa’i. La famiglia Anoa’i è una delle famiglie più prolifiche della storia del wrestling professionistico, con membri che hanno lasciato il segno in tutto il mondo. Sebbene il più importante di questi membri della famiglia ai giorni nostri sia la Bloodline, che ha dominato il roster principale della WWE come gruppo da tre anni a questa parte, il dominio della famiglia Anoa’i regna anche altrove, con personaggi del calibro di Jacob Fatu che hanno dominato la MLW e gli indipendenti nordamericani negli ultimi anni.
Una WrestleMania all’insegna della stirpe samoana
Mentre il percorso di Toko come wrestler professionista è appena iniziato, i suoi due fratelli maggiori hanno appena festeggiato un’importante pietra miliare della carriera all’inizio di questo mese, quando sono diventati i primi WWE Tag Team Champions a partecipare al main event di WrestleMania, perdendo i titoli contro Sami Zayn e Kevin Owens nella prima serata del più importante evento dell’anno della WWE. Solo Sikoa, invece, pur non avendo calcato il ring durante la doppia serata, è stato cruciale nella vittoria di Roman Reigns contro Cody Rhodes, colpendo lo sfidante al collo con la sua Samoan Spike proprio quando ormai la vittoria sembrava certa per l’american nightmare.