La scorsa settimana si è svolto Sacrifice, PPV precedente a Rebellion, uno dei 4 eventi più importanti per Impact. L’evento ha riservato buoni match e momenti interessanti. C’è da dire però che la card è stata cambiata all’ultimo a causa degli infortuni di entrambi i campioni, sia maschile che femminile. Josh Alexander e Mickie James hanno infatti dovuto alzare bandiera bianca, preservandosi per Rebellion. Il match femminile è stato cancellato mentre al posto del canadese si è inserito proprio il suo prossimo rivale Steve Maclin.
Partendo proprio da qui, mi ha stupito molto veder perdere il nuovo #1 Contender. Si è sempre parlato di Steve Maclin come un vincente contro tutti, che non ha avuto ancora la sua possibilità. Fra l’altro davvero intrigante ciò che ci hanno detto giovedì notte, ovvero che Maclin ha osservato tutto il tempo Josh Alexander, in ogni suo singolo match titolato. Non aspettava altro che il momento giusto in realtà. Ecco dopo tutta questa costruzione fa strano che abbia perso e non vedo come questa sconfitta possa incrementare il suo status in vista di un incontro così importante. Però gli incontri a squadre sono sempre storia a sé, anche Josh Alexander stesso ne ha persi parecchi.
Il match a squadre quindi l’hanno vinto i Motor City Machine Guns insieme a Kushida, ed è stato proprio il giapponese il protagonista della contesa. Sono diversi i successi che sta avendo ultimamente e già più volte ho scritto qui che Impact potrebbe puntarci da qui a breve. Un’occasione per cui lo vedrei bene è l’X-Division Championship, dove invece la calma è piatta a livello di storyline. Anche questa volta Trey Miguel ha affrontato un avversario senza una costruzione a livello di storyline, ovvero Lince Dorado, e la speranza è che per Rebellion almeno le così cambino. Sia Kushida che Trey Miguel potrebbero beneficiarne da questa eventuale faida.
Molto importante come match è stato quello tra Bully Ray e Tommy Dreamer, dove ha vinto il primo come ampiamente prevedibile. La contesa non è stata granché, lenta e con tanti oggetti per rendere le cose più hardcore. Più interessante invece quello che è successo post match, quando Darren McCarty è intervenuto a difesa di Tommy Dreamer ma le ha prese di santa ragione. Ancor più importante però è stato il ritorno di Scott D’Amore dopo tanti mesi. Il nuovo presidente di Impact si porta dietro Jonathan Gresham, Mike Bailey, Joe Hendry, Rhino e Heath, facendo scappare Bully Ray. Scott D’Amore poi esegue una spettacolare Canadian Destroyer su John Skyler, mostrando che può tornare a calcare il ring magari.
Altra contesa che ha attirato l’attenzione è stata quella tra Deonna Purrazzo e Gisele Shaw, decisamente più interessante del precedente visto nello scorso PPV. Anche qui ciò che è stato importante è stato soprattutto ciò che è successo dopo. Savannah Evans, con un look rinnovato, è salita ad attaccare Deonna Purrazzo ma è arrivata a sorpresa Tasha Steelz. La tirapiedi è confusa e quasi stenta a crederci che è tornata la sua ex capa. Tasha però invece che aiutare Savannah Evans la attacca e la caccia fuori dal ring, stendendo anche Jai Vidal. Questo ritorno è stata davvero una grande sorpresa per me, dato che ormai si credeva non l’avremmo più rivista ad Impact.