Come purtroppo spesso accade con Wyatt e le storyline che lo coinvolgono, siamo oggi qui a parlare del perché l’House of Horrors sia un’occasione persa per vivere qualcosa di diverso in WWE.

Quando è stato indetto il match non sapevamo proprio cosa aspettarci. Durante le settimane poi sono iniziati i video promo dell’incontro inquietanti quanto affascinanti per un amante dell’horror come me, così nonostante sapessi che il delirio trash fosse dietro l’angolo mi sono comunque fatto incuriosire dal match di Payback. Ricordavo con piacere ai tempi dell’esordio a Raw i video che trasmettevano dalla residenza della Family. Come poi abbiamo potuto constatare il risultato è stato pessimo, nell’articolo odierno vi dirò quello che per me è andato storto e perché ritengo questa tipologia di incontro un’occasione persa.

Uno dei problemi strutturali è la segmentazione del match stesso. Farlo disputare per metà nella casa e per metà nel ring è stato un grosso errore. A livello della cosiddetta sospensione dell’incredulità è difficile per gli spettatori credere che si sarebbe presentato solo Bray poi nell’arena, tutti erano consapevoli che avrebbero ripreso a combattere. A logica poi i due wrestler cosa sapevano prima dell’incontro? In base a cosa dopo aver lottato nella casa poi avrebbero dovuto decidersi a presentarsi all’arena passando da un incontro senza schienamenti a uno standard con l’arbitro? Mi viene pure difficile descriverlo a parole! Senza contare che con questa scelta si è spezzato completamente il ritmo e l’interesse potenziale del pubblico è scemato.

Mi rendo conto che con un pubblico che paga a caro prezzo il costo del biglietto nell’arena sarebbe stato sbagliato rubar loro una ventina di minuti per farli assistere a un incontro registrato su schermo, ma allora era forse meglio farlo durante una puntata di Raw o ancora meglio renderlo un episodio speciale a parte per gli spettatori a casa.

L’altro grosso problema è stato la scarsa percentuale di elementi terrificanti. Ebbene sì, un match chiamato House of Horrors di orrore ha avuto ben poco. Chi vi scrive è un appassionato del genere, con la saga de “La casa” (in originale Evil Dead) tra i film preferiti. Da questo match non mi aspettavo certo possessioni demoniache, ma se Wyatt mi parla per settimane di incubi presenti in ogni stanza mi attendo qualcosa di più di quello che ho assistito.

Si è deciso di trattare la prima parte del match in stile Lucha Underground, cioè come se si trattasse di un telefilm, con più telecamere, colonna sonora ecc. L’alternativa era di fare come se tutto fosse in tempo reale, con giusto un cameraman al seguito dei due, nessuna musica di sottofondo, scelta che forse però avrebbe accentuato il lato trash mentre l’obiettivo era di far vivere agli spettatori il tutto come un film horror.

Secondo me si era pure partiti con il piede giusto: la portiera che si apre da sola, la ripresa in blu della casa, la luce accesa al piano di sopra, il trattore che si muove da solo, sembrava davvero come la calma prima della tempesta. Lo stesso Randy che spia dentro la casa e vede Bray camminare e bloccarsi come avesse avvertito la presenza dell’avversario è stato un buon inizio. Poi è partita la prima parte della rissa che è stata fin troppo normale, dove da segnalare non c’è stato proprio nulla. La parte in cui dal nulla il braccio di Wyatt spunta fuori per afferrare Orton è stato forse l’ultimo segmento apprezzabile della lotta.

Poi è arrivato il peggio, proprio nella scena che nella mente dei booker della WWE ci avrebbe dovuto più terrorizzare. Mi riferisco alla camera delle bambole appese. Cosa c’entrano con Bray? In circa quattro anni dall’esordio in WWE non mi pare che tra le sue mille stranezze i bambolotti avessero qualche significato particolare. Avrebbe avuto più senso qualcosa con a che fare le maschere di pecora, mentre così hanno avuto l’effetto di un elemento estraneo, messo lì giusto perché strano sperando che bastasse questo per inquietare. Le successive sculture in legno (citazione di The Blair Witch Project?) forse erano un elemento più vicino a Wyatt, però sono rimaste fine a se stesse.

Arriviamo dunque al gran finale, che di grande a dire il vero non ha avuto niente. Se ci si aspettavamo almeno in coda un brivido purtroppo ci si è dovuti accontentare di un frigo, un banalissimo frigo. Mi ripeto, ma dai promo delle settimane precedenti mi aspettavo che Wyatt avesse preparato come delle trappole utili a fregare l’avversario, invece è stata una rissa normale con degli elementi strani fine a se stessi. Mi sarebbe piaciuto vedere qualcosa che mi facesse quasi immaginare i poteri di Bray. Non so, prendendo spunto dalla mano spuntata dal nulla di Wyatt sarebbe invece stato forte vedere Orton venire bloccato mentre passa per un corridoio da tante mani comparse all’improvviso dalla parete. Se poi dovevi giocare sull’atmosfera allora potevano utilizzare i simboli di questa faida, come le maschere da pecora che da sempre caratterizzano la Family o dei serpenti. Magari un ologramma di Sister Abigail che passa tipo fantasma, o la faccia di Wyatt che appare gigante in una stanza buia, o che invece di utilizzare una padella spuntasse fuori una motosega (che ovviamente non sarebbe andata a segno). Come finale piuttosto che un banale frigo mi sarebbe piaciuto vedere ad esempio Randy gettato in un’ipotetica botola che porta in cantina (sarebbe stata una citazione di Evil Dead) magari sigillandolo in compagnia di serpi.

Visto quanto male è stata accolta questa tipologia dubito che verrà riproposta. E’ un peccato, perché credo che evitando di spezzare il match tra video e ring e facendo sì che la casa fosse qualcosa di più che un semplice scenario al cui interno svolgere una banale rissa, allora avremmo avuto un mini film/segmento horror piacevole per rinfrescare le stoyline trite e ritrite che ciclicamente vengono riproposte, oltre a dare profondità a una gimmick che mi affascina tanto ma che da sempre non viene sfruttata al meglio.

Sergedge – EH4L