L’anno scorso il DRWTTC ha portato alla creazione dei titoli di coppia femminili di NXT. Le vincitrici del torneo, Dakota Kai e Raquel Gonzàlez, vennero infatti sconfitte “scorrettamente” dalle allora campionesse Shayna Baszler e Nia Jax, cosa che portò il GM William Regal (sigh) a risolvere la questione istituendo i titoli di coppia propri del roster di NXT, cosa che rincuorò i fan che fino a quel momento erano stati delusi da come i titoli di coppia femminili venivano spesso gestiti nel main roster

A cazzo di cane, direbbe René Ferretti

Da lì la decisione di rendere campionesse d’ufficio Dakota e Raquel, che tuttavia persero le cinture dopo neanche un’ora di regno nel main event di quella stessa puntata contro Shotzi Blackheart e Ember Moon.

Quest’anno la finale del secondo DRWTTC ha portato ad un’altra decisione inaspettata: le vincitrici, Io Shirai e Kay Lee Ray, hanno infatti deciso non solo di sfidare le campionesse di coppia, ma di “incassare” la title shot andando a sfidare entrambe la campionessa Mandy Rose.

Ho diverse considerazioni in mente pensando a questo torneo.

Prima le note dolenti: la durata criminale dei match. Un problema condiviso anche col DRTTC, ma almeno nel primo round abbiamo avuto un match che ha superato i dieci minuti, mentre qui abbiamo avuto un solo match sopra i “cinque” minuti nel primo round, un match di poco più di dieci minuti nella semifinale e una finale che è durata pure meno del suddetto incontro precedente. Dal momento che NXT 2.0, sebbene abbia cambiato format, ha dimostrato che quando lo ritiene necessario sa concedere del minutaggio in più, non capisco perché abbia voluto concludere questi due tornei in maniera così sbrigativa. Non mi è poi piaciuta l’idea di separare Indi Hartwell e Persia Pirotta, tag team che secondo me poteva dare molto di più e che invece adesso sembra incastrato in una storyline amorosa, ma non di quelle belle come i segmenti tra Dexter e Indi ci hanno regalato, bensì una con la qualità standard delle storie d’amore proposte in WWE: putride.

Infine, prego Iddio che cambino l’attire di Wendy Choo, perché la gimmick va bene, è carina, fa simpatia, ma quell’attire sarebbe troppo ingombrante e limitante persino per un AJ Styles.

Tuttavia credo che il DRWTTC abbia avuto molti lati positivi. Partendo dal finale, le vincitrici, Kay Lee Ray e Io Shirai, mi sono piaciute moltissimo, assieme hanno un’ottima chimica, a mio avviso migliore di quella tra la giapponese e Zoey Stark. Wendy Choo, dopo aver abbandonato la gimmick di Mei Ying, ha avuto modo di brillare in questo torneo e Dakota Kai nella semifinale ha potuto prendersi la rivincita su Raquel Gonzàlez, dopo che quest’ultima l’aveva demolita nel loro ultimo scontro uno contro uno.

E, a proposito, all’inizio del torneo avevo dato per scontato che le vincitrici sarebbero state Cora Jade e Raquel Gonzàlez, perché la loro mi sembrava la classica storia in cui una vuole fare coppia, l’altra rifiuta ma poi quando finalmente lottano insieme sconfiggono tutto e tutti. Ho quindi apprezzato che la WWE non abbia proseguito sulla strada più ovvia, regalandoci comunque una finale coerente e delle vincitrici credibili. Cora Jade avrà comunque la sua title shot, per Raquel invece vedremo cosa la WWE avrà in serbo per lei.

Piccola curiosità: Cora Jade aveva già partecipato alla prima edizione del DRWTTC, venendo eliminata al primo turno quando, in quell’occasione, fece coppia con Gigi Dolin. Vedi alle volte il formare tag team a caso che coincidenze crea.

È stata una bella edizione? A mio avviso inferiore al primo torneo, complice anche forse l’emozione della prima volta, ma comunque godibile, specialmente le due semifinali e la finale.

Il fatto poi che per il titolo femminile avremo in aggiunta due atlete come Io Shirai e Kay Lee Ray mi fa sperare che la qualità del match si alzerà notevolmente, prego che la WWE non mi smentisca.

Ps: tutti si lamentano del fatto che Dakota Kai, per l’ennesima volta, sia rimasta a bocca asciutta. Io invece son qua che mi chiedo quando si decideranno finalmente a puntare su Kayden Carter e Kacy Catanzaro come tag team. Ad ognuno il suo.