L’Hall of Famer della UFC Stephan Bonnar è deceduto giovedì all’età di 45 anni per presunte complicazioni cardiache, secondo quanto riportato dall’UFC. Uno dei più grandi fighter della storia lottava ormai da tempo nei circuiti indipendenti del wrestling. Bonnar aveva avuto anche un breve stint ad Impact Wrestling e nel 2021 aveva sfidato Nick Aldis per il titolo mondiale dei pesi massimi NWA.
Bonnar contro Griffin, nella finale della stagione 1 di UFC Ultimate Fighter, è considerato uno dei migliori combattimenti della storia delle MMA ed è considerato l’incontro che ha cambiato per sempre in meglio la storia dell’UFC, cementando per sempre The Ultimate Fighter e l’UFC.
Dopo il ritiro dall’UFC nel 2014, Bonnar ha iniziato ad allenarsi per il wrestling professionistico e ha iniziato a fare apparizioni indipendenti nel 2017. Ha debuttato nel 2017, gareggiando per la House of Glory di New York, sconfiggendo Sho Tanaka. Ha fatto apparizioni per una serie di promotion sulla costa occidentale, tra cui BTW, PCW Ultra e DWO del New Mexico. Nel corso della sua carriera nel wrestling indipendente, ha affrontato Speedball Mike Bailey, MVP, Wes Brisco e Matthew Justice, tra gli altri.
Bonnar ha fatto anche una serie di apparizioni per Impact Wrestling. A Bound for Glory 2017, insieme a Moose ha fatto squadra contro Bobby Lashley e King Mo, perdendo in un Six Sides of Steel match. Nel 2019, è tornato come parte della faida di Moose con Ken Shamrock, sconfiggendo Moose in un episodio di Impact. I due si sono sfidati al PPV Victory Road 2019 con la vittoria di Moose.
Bonnar ha lottato per l’ultima volta nell’agosto 2021, sfidando senza successo l’allora campione NWA Nick Aldis in una card del Minnesota All-Star Wrestling a Stillwater, Minnesota.