Da almeno un mese Adam Page ha iniziato una lenta trasformazione. Complici alcune sconfitte decisamente pesanti, che hanno smontato la sua rincorsa a divenire il babyface della All Elite Wrestling (nonché il primo campione), The Hangman ha iniziato più a pensare a se stesso che agli altri. Questo per un semplice motivo: quando arriva lo sconforto hai due strade, o reagisci con cinismo o ti abbatti. Il ragazzo ha vissuto le due fasi, ed ora sembra propendere più verso il lato cinismo di questo sport, dove la cosa più importante è il proprio tornaconto.

Sì, poi beve tantissimo. Non è una cosa nuova: già lo scorso maggio, prima di arrivare al ppv “Double or Nothing”, gli Young Bucks lo avevano spinto a bere per sentirsi più forte, protetto, consapevole. E se avere una consapevolezza significa vincere, van bene le birre o qualunque cosa possa ingurgitare. Al momento ha in mano una title shot ai titoli di coppia, ed è proprio vero che non andrà come capitato con il titolo del mondo dei pesi massimi, quando il cinismo di Chris Jericho ebbe la meglio. Altrettanto chiaro che non può farcela da solo, ma deve convincere la seconda parte di sé a collaborare e a vedere il mondo coi suoi occhi.

A poco a poco Kenny Omega ci sta arrivando. Anche lui ha avuto una metamorfosi non propriamente positiva, passato da top player a uno dei tanti buoni, ma incapace di svettare nei momenti importanti. La sconfitta con PAC aveva acceso un primo campanello d’allarme, la seguente con Moxley aveva mostrato come i suoi avversari fossero davvero pronti a tutto pur di avere la meglio di lui. Pure Adam Page glielo ha insegnato. Se vuoi vincere, devi pensare a te. Non bastano le qualità, ci sarà sempre qualcuno in grado di avere maggiore furbizia o di conoscere più tecniche poco morali pur di ottenere successi.

E allora a poco a poco si sta avvicinando, sta capendo la lezione. Ha provato a sedare i Bucks e gli SCU provocati dagli atteggiamenti di Page. Ma chi ha ragione? Ha ragione chi vince, al diavolo la morale sull’essere tutti amici e dunque non ci si deve far del male a vicenda. Al diavolo l’Elite! Quel gruppo non esiste più, ognuno vive una sua battaglia senza l’aiuto degli altri. Viva l’egoismo, viva Adam Page sobrio e sbronzo. Il prossimo obiettivo sono i titoli di coppia, e chissà, magari questa volta non sarà l’Hangman a fare qualcosa di immorale, ma la trasformazione si compirà definitivamente e Kenny potrà tornare ad esercitare la parte più cattiva di sé.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.